Biologi inglesi scoprono come faccia Meta menardi a catturare le sue prede anche quando esse non volano nella sua ragnatela
I ragni non sono probabilmente tra gli animali più amati, ma posseggono un indubbio fascino se li si osserva più da vicino: le fibre resistenti e allo stesso tempo flessibili delle loro ragnatele ispirano varie applicazioni umane e si sospetta persino che sognino. Qui parliamo del ragno di grotta e della sua particolare ragnatela.
Come noto, in generale, i ragni si procacciano il cibo intrappolando zanzare, coleotteri e altri insetti volanti in ragnatele a spirale dai fili appiccicosi, che agganciano in maniera piuttosto sparsa a strutture quali rami d’albero.
Il ragno di grotta: caratteristiche della sua ragnatela
Ma il ragno di grotta europeo (Meta menardi, d’ora in poi M. menardi) non ha a disposizione la stessa abbondanza alimentare dei suoi colleghi che vivono all’aria aperta: le prede volanti si fanno più scarse e quindi esso è costretto a integrare la sua dieta con animali quali centopiedi, lumache e altri ragni.
Ovviamente per catturare questi ultimi M. menardi deve ricorrere a una tecnica diversa rispetto alla classica ragnatela appiccicosa e ora una coppia di biologi inglesi crede di aver finalmente scoperto quale: il “filo di innesco”, alla maniera militare.
Foto di Albrecht Fietz da Pixabay
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