Raffaele Fitto, per la nomina a Commissario Ue c’è chi dice No: le principali critiche

Raffaele Fitto, per la nomina a Commissario Ue c’è chi dice No: le principali critiche

Di seguito riportiamo le varie obiezioni alla nomina di Raffaele Fitto a vice presidente esecutivo della commissione europea oltre che commissario.

Il parlamento europeo sta discutendo la nomina di Raffaele Fitto a vice presidente esecutivo della commissione europea oltre che commissario con delega alle politiche di coesione, al Next generation Eu e alle riforme.

Una nomina che in realtà sta dividendo gli stessi partiti italiani presenti nell’Europarlamento ed è avversata da più parti.

A Fitto – risultato sempre assolto dai vari procedimenti giudiziari a suo carico, politico pugliese (nato a Maglie, provincia di Lecce) di lungo corso nell’area di centro-destra (Fratelli d’Italia costituisce il decimo partito a cui fa parte), figlio di Salvatore, a sua volta sindaco del comune natale e anch’egli presidente della Regione Puglia dal 1985 alla sua morte prematura nel 1988 – viene obiettata la gestione poco lineare del PNRR e la scarsa vocazione europeista a detta di molti europarlamentari soprattutto dell’area di sinistra.

Per quanto concerne la gestione dei fondi Ue del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), di cui è direttamente responsabile il Ministero che rappresenta (quello per gli affari europei, le politiche di coesione e appunto il PNRR), rimandiamo a una interessantissima disamina da parte di Openpolis. Del resto, come ricorda Voce dei cittadini, secondo i dati della Procura Europea, nel 2023 sono state avviate 206 investigazioni per presunte irregolarità nei fondi europei, per un danno stimato di 1,8 miliardi di euro. L’Italia emerge come principale indiziata, con il 75% dei casi di frode legati al proprio territorio.

Mentre di seguito riportiamo le varie obiezioni alla nomina di Fitto a vice presidente esecutivo della commissione europea oltre che commissario con delega alle politiche di coesione, al Next generation Eu e alle riforme.

Principali critiche alla nomina di Raffaele Fitto come Commissario Ue

A raccogliere le principali critiche a Fitto è Green Report. Si parte dal gruppo europarlamentare dei Verdi/ALE:

La mancanza di impegno del signor Fitto nei confronti del Green Deal e il suo rifiuto di riconoscere il suo comportamento di voto passato non sono riusciti a convincere i deputati europei dei Verdi/ALE. Ci aspettiamo che ogni Commissario sostenga i valori dell’Unione europea, tra i quali la protezione della democrazia e dei diritti fondamentali. Raffaele Fitto ha dimostrato più volte, attraverso la sua affiliazione politica di estrema destra, di non sostenere questi valori e di non avere a cuore gli interessi dell’Unione Europea e dei suoi cittadini.

La sua mancanza di interesse per il Green Deal dimostra che non è la scelta più adatta per lavorare nelle commissioni Pesca, Trasporti o Agricoltura. Sotto la sua guida, l’implementazione del Recovery and Resilience Fund a livello nazionale è stata pesantemente criticata. Questo o lo rende inadatto a rappresentare la Commissione in un ruolo così importante come quello di Vicepresidente esecutivo

La spagnola Ana Miranda Paz del Bloque Nacionalista Galego ha invece sottolineato come:

Secondo l’estrema destra, essere neomamme impedisce a una donna di essere parlamentare europea. Oggi, la mia collega Cristina Guarda avrebbe dovuto porre questa domanda online, ma 4 uomini hanno deciso che non era un suo diritto. Signor Fitto, lei ha una storia di collusione con il neofascismo. Un esempio di come la destra abbia sdoganato l’estrema destra in tutta Europa. Come candidato a Commissario, simboleggia questo sdoganamento. Basta vedere questa fotografia! Meloni con il signor Féijoo, ex presidente della Galizia, il mio Paese. E sa cosa avete in comune? La loro incompetenza nella gestione ed esecuzione dei fondi europei.

Esporterà in Europa il modello italiano di centralizzazione dei fondi di coesione? Abbiamo bisogno di fondi che migliorino la vita delle persone, non di propaganda come ha fatto il signor Feijóo, di fondi decentrati e meglio gestiti, non come ha fatto lei, con più di cento inchieste aperte per la sua gestione dei fondi europei. Si vede davvero in grado, con la sua carriera, di essere il Commissario per la coesione europea?

Le risposte di Fitto in audizione non hanno convinto nemmeno quelli del gruppo Socialisti & Democratici e i liberali di Renew e anche all’interno del gruppo del Partito Popolare Europeo non mancano le perplessità, mentre la Sinistra Europea è nettamente contraria. Sempre per gli stessi motivi.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

Una risposta a “Raffaele Fitto, per la nomina a Commissario Ue c’è chi dice No: le principali critiche”

  1. Fitto è l’ennesima dimostrazione di come uno che a mala pena sa leggere e scrivere finisca per fare politica. La fa solo perché figlio di un altro mangia pane a ufo che era suo padre, democristiano parassita tutta la vita. Perché lo vogliono mettere nella commissione? Perché è un altro covo di ladri e disonesti fino al midollo e lui sarebbe un degno compagno di merende del von der Pfizer.

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