QUELLA VERITA’ SUL QUADRO “LA RAGAZZA CON L’ORECCHINO DI PERLA” DI VERMEER CHE NE RIBALTEREBBE IL SIGNIFICATO

SONO STATE AVANZATE NUOVE IPOTESI SU UNO DEI SUOI ELEMENTI PIU’ SIGNIFICATIVI
L’eterno fascino insito nei dipinti deriva non solo dalla bravura di chi li ha realizzati – che ha reso il soggetto raffigurato pienamente realistico e spontaneo, sia che si tratti di persone sia che si tratti di paesaggi o nature morte – ma anche dal loro significato; talvolta così ben celato da dar adito a più interpretazioni. Esempi eloquenti sono quelli di Leonardo, come L’ultima cena o Monnalisa, che ancora oggi scatenano dibattiti e nuove codifiche, ma di recente può essere considerato enigmatico anche del pittore olandese Jan Vermeer, rinominato nel 1995 “La ragazza con l’orecchino di perla”.

LA VERITA’ – “La ragazza con l’orecchino di perla” in realtà non indossa una perla ma molto più semplicemente un pendaglio d’argento, o forse di peltro oppure di vetro. Pertanto il celebre
dipinto a olio su tela del pittore olandese Jan Vermeer, databile al 1665 e conservato al Mauritshuis dell’Aja, sarebbe quanto meno mal titolato. Sono queste le conclusione a cui è arrivato uno studioso olandese, il professore Vincent Icke, astronomo dell’Università di Leiden, che presenta la sua ipotesi sulla rivista “New Scientist”.
Tuttavia, secondo il professore Vincent Icke, osservando bene il quadro, nonostante la predilezione del Vermeer per le perle, quella in questione non sarebbe una perla, anche perchè in natura di così grosse non ce ne sarebbero. Secondo Icke, i riflessi del colletto bianco e della luce scura della stanza dietro la ragazza non sarebbero, peraltro, quelli propri di una perla quanto piuttosto di un orecchino in argento o in peltro. Icke ricorda, inoltre, che una modesta ragazza come quella raffigurata da Vermeer non si sarebbe potuta pagare una perla, all’epoca ad appannaggio solo delle gran dame. Tra le ipotesi di Icke anche quella che l’orecchino potrebbe essere un’imitazione in vetro soffiato di produzione veneziana.
LA STORIA DEL QUADRO – Chiamato “La ragazza con l’orecchino di perla” dal 1995, il dipinto di Vermeer, che è stato anche soprannominato “la Monna Lisa olandese”, in precedenza è stato intitolato per secoli “La ragazza col turbante”. E’ raffigurata una serva che prestava servizio in casa sua, la quale, malgrado le modeste conoscenze culturali, era molto predisposta e attratta dall’arte. Al punto di ispirare, anche per la sua bellezza, il pittore.
Ad aggiungere fascino al quadro è stato nel 1999 il romanzo della scrittrice Tracy Chevalier “La ragazza con l’orecchino di perla”, diventato nel 2003 l’omonimo film interpretato dall’attrice Scarlett Johansson.

(Fonte: Libero)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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