“Quando capita la Santa Pasqua quest’anno?” In molti ci poniamo questa domanda all’approssimarsi della Pasqua, poiché, rispetto a Natale che ricade il 25 dicembre, non ha una data precisa.
In effetti, la data viene stabilita in base ad un calcolo prestabilito, che vedremo di seguito. Ricordando però che parleremo della Pasqua cristiana, mentre per celebrare la Pasqua ebraica gli ebrei utilizzano un calendario i cui mesi durano quanto un ciclo lunare (29 o 30 giorni).
Pertanto, per loro ricade il quattordicesimo giorno del mese nissàn, vale a dire in corrispondenza della luna piena di marzo-aprile.
Ma torniamo alla Pasqua cristiana e vediamo come si stabilisce la data.
Come si calcola la Data della Santa Pasqua
Come spiega Focus, inizialmente i cristiani, almeno fino al II secolo, celebravano la Pasqua il 14 nissàn per ricordare la morte di Gesù. La quale, stando agli scritti dell’evangelista Giovanni, era avvenuta proprio quel giorno.
Tuttavia, successivamente si decise che essa dovesse celebrare la risurrezione del Cristo e non ricordarne la morte. Pertanto, nel 325 il concilio di Nicea, interpretando un passo di San Paolo, stabilì che dovesse ricadere la domenica successiva alla prima luna piena di primavera.
Di qui, sono state ri-calendarizzate anche altre feste che non hanno una data fissa. Per esempio, la Pentecoste, che si celebra 50 giorni dopo (compreso il giorno pasquale stesso). O come le Ceneri, che si celebrano invece 47 giorni prima. Giornata che di fatto avvia la cosiddetta Quaresima.
Quando viene Pasqua?
Rispondiamo ora alla fatidica domanda: quando viene Pasqua? Può cadere in un arco di 35 giorni: dal 22 marzo (nel caso sia plenilunio il 21 marzo, primo giorno di primavera, e il giorno successivo sia domenica) al 25 aprile (se il primo plenilunio è il 18 aprile e il giorno successivo è lunedì).
Pasqua 2023 data
Quando viene Pasqua nel 2023? La data per il 2023 è Domenica 9 aprile. Di fatto la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera.
Cosa significa Pasqua?
Deriva dal verbo ebraico pasach ,che significa “passare oltre“. Ciò è legato al fatto che, come racconta il libro dell’Esodo nella Bibbia, il dio degli ebrei inviò un angelo della morte per uccidere tutti i primo geniti egiziani, all’epoca in cui erano schiavi in Egitto. Si tratta della decima e ultima delle piaghe d’Egitto.
Tuttavia, l’angelo passava oltre le case la cui porta era segnata con il sangue d’un agnello. Dopo quella terribile notte, il popolo ebreo risparmiato alle prime luci dell’alba lasciò l’Egitto per dirigersi verso la Palestina.
Perché a Pasqua si mangia l’agnello
All’episodio di cui sopra è legata anche la tradizione dell’agnello come principale pasto pasquale. Più precisamente, si mangia l’agnello (che ricorda il sacrificio) con erbe amare (rappresentanti metaforicamente l’amarezza della schiavitù) e “pane azzimo” o non lievitato. Ciò a significare la fretta con cui dovevano uscire dall’Egitto. Questo fu il pasto la sera della vigilia dell’addio dall’Egitto.
A proposito di Pasqua, sapevi che oltre a Gesù, anche gli apostoli hanno avuto una morte atroce? Ecco l’elenco.