In settimana, il popolarissimo programma in onda ormai da anni su Italia Uno, Le Iene, si è occupato dell’incubo vissuto dal calciatore Fabio Quagliarella. Il quale, nel 2010 fu ceduto dal Napoli alla Juventus, beccandosi tanti improperi da parte dei tifosi del Napoli sentitisi traditi. Un po’ come quanto accaduto la scorsa estate col beniamino Gonzalo Higuain. Del resto, Quagliarella è proprio di origini napoletane, di Castellammare di Stabia. E per lui ogni gol realizzato con la maglia del Napoli era il ripetersi di un sogno. Poi quel trasferimento assurdo, spiazzante, alla Juventus.
Ma il vero motivo nessuno lo conosceva, a parte la famiglia e gli amici più stretti. Finché la verità è venuta finalmente a galla ed è stata raccontata da Giulio Golia, in un servizio emozionante con Quagliarella, suo padre e l’amico pure coinvolto in questa brutta storia. Per la regia di Gaston Zama. Ecco il video della puntata e la triste storia.
Quagliarella finito alla Juventus per colpa di uno stalker
Fabio Quagliarella racconta nel servizio a Le Iene che per ben cinque anni è stato vittima di stalking, perpetuato da un conoscente di famiglia entrato in casa loro perché esperto di informatica, riparandogli il computer. Si tratta però anche di un poliziotto, che si era perfino direttamente assunto le indagini per scoprire il colpevole. Ma tutte le denunce firmate dal calciatore stabile, questo stalker non le ha mai depositate. A casa Quagliarella sono arrivate centinaia di lettere minatorie, perfino una bara fatta trovare fuori casa con la foto di Fabio. Poi c’erano i tifosi napoletani, che non avevano digerito il suo trasferimento. I quali andavano a citofonarli anche di notte, giravano intorno all’abitazione coi motorini per mettergli pressione. Quando tornava a Napoli, era costretto a circolare con occhiali scuri e berretto per non farsi riconoscere. Ed evitare così le offese e che chi stava con lui potesse reagire al posto suo. I tifosi partenopei erano all’oscuro di tutto.
Incubo Quagliarella terminato con un passo falso dello stalker
Quagliarella ha dunque vissuto un doppio incubo: da un lato lo stalker misterioso e le sue minacce, dall’altro le pressioni dei tifosi. Fino a quando lo stalker ha compiuto un passo falso. Il poliziotto, dopo aver preso un caffè col padre, dice di aver iniziato a subire anche lui delle minacce. Quando però papà Quagliarella gli ha chiesto di fargli vedere il messaggio, il poliziotto ha detto di averlo cancellato. Di qui il sospetto che fosse proprio lui. Così Fabio, dopo l’incredulità iniziale, decide di sporgere denuncia e si rende conto che tutte le denunce precedenti non erano mai state depositate. Così, a metà febbraio è arrivata la condanna in primo grado per lo stalker di Quagliarella. Tuttavia, come teme l’amico di Fabio che lo ha confessato a Le Iene, il processo rischia pure di andare in prescrizione in attesa del giudizio d’Appello.
La puntata de Le Iene sul caso Quagliarella
Ora, il calciatore spera di tornare a Napoli per concludere la carriera lì. Consapevole che avrebbe potuto vincere qualcosa di importante con la maglia azzurra, magari anche con la fascia di capitano. A Giulio Golia racconta anche quando è passato al Torino fu anche costretto a passare alla Sampdoria, perché dopo un rigore siglato per i granata agli azzurri chiese scusa. I tifosi torinesi non accettarono quel gesto e la società granata lo cedette. Insomma, una concausa di fatti spiacevoli, mentre lo stalker continuava a minacciare lui e la sua famiglia.
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Una domanda però resta: perchè la società partenopea, saputo delle minacce al calciatore (avendo ricevuto delle lettere anonime) lo ha ceduto alla Juventus a sua insaputa? Un altro atteggiamento discutibile del Presidente. Comunque, per quanti si fossero persi la puntata de Le Iene sul caso Quagliarella, lascio il link del video di seguito:
http://www.iene.mediaset.it/puntate/2017/03/01/golia-l%E2%80%99incubo-di-quagliarella_10897.shtml