Putin taglierà i cavi di internet all’Europa? Cosa c’è di vero

Putin taglierà i cavi di internet all’Europa? Cosa c’è di vero

In questi giorni sta circolando una notizia che sta mettendo in ansia i più, giacché colpisce un servizio diventato ormai indispensabile per le nostre vite: internet. Vuoi per lavorare, vuoi per comunicare in modo smodato con il mondo. Putin, infatti, secondo la tesi allarmistica, taglierà i cavi di internet all’Europa.

Ma come stanno davvero le cose? In fondo, di fake news ne circolano fin troppo in occidente. Pensiamo anche a quanto sta accadendo riguardo la rete Nord Stream, per il cui sabotaggio è stata incolpata la stessa Russia. Ma qui abbiamo spiegato quali potrebbero essere i reali autori di quell’atto.

Ma torniamo a internet e vediamo se davvero Putin taglierà i cavi di internet e quali conseguenze ciò potrebbe avere.

Putin taglierà i cavi di internet all’Europa?

Partiamo dalla tesi corrente. Come riporta Il Messaggero, Putin avrebbe nel suo mirino i cavi sottomarini al largo delle coste irlandesi, dai quali passano il 97% dei dati della rete internet europea, praticamente la quasi totalità. Tecnicamente, si tratta di oltre 10 trilioni di dollari di transazioni finanziarie e dati sensibili.

Come rileva Tag43, si tratta di oltre 400 tubi in fibra ottica che, complessivamente, si estendono per 1,3 milioni di chilometri. I quali sono gestiti quasi esclusivamente da colossi informatici come Google e Microsoft, ma anche dalla francese Alcatel Submarine Networks e, sempre di più, dalla cinese Huawei Marine Networks. Esistono dozzine di questi cavi che collegano l’Ue con gli Stati Uniti. Sebbene infrastrutture simili riguardino anche tra l’America Latina e l’Asia e tra l’Africa e l’Europa.

Riguardo i percorsi che i cavi effettuano, si distendono tra Gibilterra e Malta, dove molti dei collegamenti dell’Ue con l’Asia arrivano dopo aver attraversato il Canale di Suez in Egitto. Per gli Stati Uniti, la costa di New York è il principale punto di scambio con l’Ue.

Secondo un esperto di strategie militari della Marina degli Stati Uniti, la Russia potrebbe utilizzare i sottomarini “hunter killer“, costruiti appositamente per questo compito dato che sono dotati di bracci robotici per manomettere o tagliare i cavi. I sottomarini spia Losharik sono trasportati sotto un’enorme “nave madre sottomarina (la Belgorod) e sono costruiti per nascondersi sul fondo dell’oceano.

Cosa succede se Putin taglia cavi internet

A pagare per prima le conseguenze più pesanti sarebbe la Gran Bretagna, che sarebbe di fatto isolata dal resto del mondo, verrebbero paralizzate le transizioni finanziarie e danneggiate le comunicazioni militari con gli Stati Uniti e tra i membri Nato. I disagi però riguarderebbero appunto tutto il vecchio continente.

La Russia potrebbe alteresì attingere ai cablogrammi per rubare informazioni sensibili in tema di difesa.

Anche la prevenzione sarebbe complicata. Controllare il mar Baltico è difficile, visto che è un mare molto poco profondo ma con importanti correnti sottomarine. Inoltre, ci si mettono anche le guerre del passato: il suo fondale è disseminato di relitti della seconda guerra mondiale. Un contesto in cui è difficile individuare eventuali sottomarini.

Taglio cavi internet di Putin fake?

Detto della storytelling che sta circolando da giorni, occorre comunque dire che la verità potrebbe essere ben altra. Certo, Putin potrebbe usare anche questa arma per colpire l’Europa. Ma ammesso e non concesso che ciò accada, come riporta Top war, spesso nel mondo uno dei cavi sottomarini è danneggiato, ma gli utenti di Internet spesso non si accorgono di alcuna conseguenza: i dati vengono automaticamente reindirizzati su un’altra linea. Nella maggior parte dei casi, la causa del danno sono i terremoti o le navi e le loro ancore che recidono i cavi.

Il sistema infrastrutturale dunque sarebbe molto articolato per evitare che qualche taglio possa mandare in black out il web. Negli ultimi anni, le aziende hanno lavorato moltiplicato i loro tubi, per garantire che eventuali danni a breve termine non influissero eccessivamente sull’attività online delle persone.

Oltretutto, la Russia dovrebbe sferrare un attacco su più punti, che riguardano acque internazionali controllate. Dunque una eventuale operazione sabotatrice, che avrebbe del clamoroso, sarebbe probabilmente facilmente rilevabile dalle agenzie di sicurezza occidentali.

Per quanto concerne gli Stati Uniti, stanno messi pure meglio di noi: anche nel caso in cui i sottomarini dovessero riuscire a tagliare diversi cavi nell’Oceano Atlantico, ciò non disturberà notevolmente Internet. Anche se per assurdo riuscisse a tagliare tutti i fili nell’Atlantico, il traffico Internet può comunque essere reindirizzato attraverso i cavi nell’Oceano Pacifico. All’interno del paese, inoltre, si potrebbero usare i cavi terrestri.

Al di là di tutto, il discorso è che a tutto questo ci siamo arrivati da soli. Stuzzicando l’orso russo fino nella sua tana, utilizzando l’Ucraina. Come già ipotizzava Biden nel 1997. E poi chi ci dice che a farlo sia qualcun altro per poi incolpare la Russia?

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