“Su di noi nemmeno una nuvola” cantava Pupo, all’anagrafe Enzo Ghinazzi, in una delle sue più note canzoni. Era un’altra epoca per lui, quando il denaro entrava e lui lo sperperava giocando a Poker. Ma era anche un’altra Italia, che contava di più all’estero. Ora su Pupo e sull’Italia ci sono le nubi delle critiche, poiché ha deciso di accettare di partecipare al Festival di Sanremo russo come giurato.
Ricordiamo che il festival si è aperto il 29 aprile, ma la finale andrà in scena martedì 2 maggio in pompa magna nel Palazzo di Stato del Cremlino, dove è stato realizzato un teatro da 6mila posti.
I benpensanti stanno criticando aspramente Pupo per aver accettato questo incarico, poiché, secondo loro, la “cattivona” Russia va boicottata in tutti i modi. Come già stiamo facendo in diversi eventi e diventa quasi vietato accettare loro inviti, che vengono ben pagati. Dunque perché dovrebbero rinunciare ai rubli russi?
Critiche a Pupo per la partecipazione al Festival di Sanremo russo
Come spiega RaiNews, la kermesse si chiama ufficialmente Road to Yalta, festival di musica internazionale russo giunto alla quinta edizione. Sulla Home page si spiega:
le “canzoni sovietiche sulla guerra verranno eseguite in diverse lingue del mondo in duetto con le star del palcoscenico russo
Pupo viene presentato come una guest star. Del resto, sono tanti gli artisti italiani, soprattutto quelli che hanno caratterizzato la musica leggera nostrana negli anni ’80, ad essere molto amati in Russia. Oltre a Pupo, altri cantanti italiani amati lì sono Albano e Romina, I ricchi e poveri, Toto Cutugno. Tra l’altro, proprio una canzone di quest’ultimo, Un italiano vero, è la più popolare tra quelle italiane in Russia e Ucraina.
Pupo canta Bella ciao per il festival di Sanremo russo
Ad alimentare le polemiche, il fatto che Pupo abbia cantato Bella ciao assieme al collega italiano Thomas Grazioso, al cantante russo Ernest Matskiavichius e alle musiciste della Otta-Orchestra, in un video dove lo si vede saltare su una lussuosa auto e impostare il navigatore dall’Italia alla Crimea. Bella ciao è diventata praticamente “l’inno informale del festival“, come fanno sapere gli organizzatori della kermesse russa: Andrey Kondrashov e lo stesso Mackevicius.
Video forse un po’ trash, ma che ci ricorda che l’amicizia con la Russia va preservata.
AGGIORNAMENTO DEL PRIMO MAGGIO 2023
Alla fine Pupo ha fatto dietrofront e non parteciperà più a RoadtoYalta. Ha tenuto però a specificare che la sua scelta non è stata dettata dalle polemiche ma per altre ragioni di cui dirà più in avanti.