Protesta dei camionisti sotto il Ministero dei trasporti: le giuste richieste

Protesta dei camionisti sotto il Ministero dei trasporti: le giuste richieste

Vediamo quali sono le ragioni delle proteste e dello sciopero dei camionisti.

I camionisti rappresentano quel settore professionale fondamentale per l’economia e il commercio di un paese. Solo coloro che viaggiano lungo le pessime arterie italiane per garantire che i prodotti – dagli alimenti ai medicinali passando per abbigliamento e voluttuari – siano consegnati nei magazzini della GDO e dei negozi al dettaglio.

Peccato però che spesso ci si dimentichi di loro, della vita pessima che conducono, dei sacrifici che fanno. A parte solo quando si tratta di criticarli, magari perché ci rallentano la corsa o perché, magari a causa della stanchezza dopo tante ore al volante, hanno causato un incidente sull’autostrada o sulle strade provinciali.

Giovedì 6 marzo, nel silenzio dei media mainstream – troppo impegnati come sono a tifare affinché Trump e Putin non trovino una soluzione pacifica, a seguire un nuovo caso di cronaca nera o il bollettino sulla salute del Papa – una delegazione degli autotrasportatori di USB – Autisti Riuniti ha dato vita a Roma ad un presidio sotto le finestre del Ministro Salvini al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.

Vediamo quali sono le loro richieste.

Sciopero dei camionisti USB: i motivi

Come riporta Contropiano, sono principalmente 3 le richieste dei camionisti USB:

  1. tutela delle patenti professionali;
  2. migliori condizioni economiche;
  3. più investimenti sulla sicurezza e sugli aggiornamenti professionali.

Si legge nel comunicato:

Il Ministero dopo un iniziale disponibilità ha rimandato la possibilità di un incontro a dopo il tavolo con le associazioni datoriali previsto per l’11 marzo. Un atteggiamento che critichiamo con forza: nonostante un apertura di massima da parte istituzionale a convocare un tavolo tecnico, le ingerenze delle associazioni padronali e dei sindacati collaborativi hanno reso impossibile un incontro odierno

I camionisti di USB Autisti Riuniti torneranno a mobilitarsi, richiederemo una nuova convocazione di un tavolo tecnico: vogliamo che, per la prima volta sui problemi degli autotrasportatori, un Governo ascolti le ragioni di chi lavora nel settore, non più incontrando solo le associazioni padronali

Ad onor del vero, i camionisti avevano già scioperato alcuni giorni fa per questi motivi:

  • miglioramento delle loro condizioni a partire da modifiche del codice stradale per quanto riguarda l’accanimento nei ritiri “brevi” della patente;
  • creazione di una accademia di formazione professionale nell’ottica di una maggiore qualità e sicurezza sul lavoro;
  • maggiori tutele assicurative;
  • riconoscimento della qualifica di lavoro usurante;
  • un piano di ristrutturazione delle aree di sosta con più servizi di ristoro, assistenza, vigilanza, per il riconoscimento del lavoro su 15 ore.

Vedremo se Salvini darà ascolto alle loro proteste. Preso com’è dalla voglia di tornare al Ministero degli interni.

Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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