Monza in Serie A: Berlusconi si conferma Re Mida dell’imprenditoria italiana

Promozione Monza in Serie A

Con la promozione del Monza in Serie A, prima volta nei suoi 112 anni di storia, Silvio Berlusconi si conferma un Re Mida dell’imprenditoria italiana. Visto che tutto ciò che tocca diventa oro. Ovvero, i progetti in cui si insedia finiscono poi per avere successo e toccare la vetta.

Del resto, quando Berlusconi rilevò il Monza quattro anni fa, fui subito convinto che lo avrebbe presto portato nella massima Serie. Anche perché richiamò in servizio Adriano Galliani, ricostituendo la premiata coppia che con il Milan ha vinto tutto quanto si potesse vincere. E anche più volte a trofeo. Creando peraltro un ambiente societario invidiabile (anche da me che sono interista), dove i giocatori non vogliono più andare via anche dopo il ritiro.

Come riporta Il Corriere della sera, per la Promozione del Monza in Serie A, Berlusconi ha investito 70 milioni di euro in 4 anni. E sono convinto che nel giro di 2-3 anni porterà anche la squadra nei primi 6-7 posti. Il tempo di assestare la squadra lombarda nella massima serie e di consolidarne le fondamenta.

Con il Monza in Serie A per Berlusconi ennesimo successo imprenditoriale

Per Silvio Berlusconi, dunque, si tratta dell’ennesimo successo imprenditoriale in carriera. Partita dagli anni ’60 nell’edilizia, con la realizzazione della cittadella di Milano 2 negli anni ’70 come traguardo più ragguardevole.

Negli anni ’80 realizzò quell’impero televisivo che oggi si chiama Mediaset, riuscendo a porre termine al monopolio della Rai e spesso battendola anche in termini di audience e di gradimento di pubblico. Costringendo la tv pubblica a cambiare registro e format. Rivoluzionando, quindi, la televisione italiana in generale.

Non sono mancati subentri anche nel mondo dell’editoria e della Grande distribuzione. Con Mondadori e il Giornale nel primo caso, e la Standa nel secondo come autentici fiori all’occhiello.

Così come non sono mancate incursioni nel settore assicurativo e bancario, con partecipazioni azionarie in diverse società strategiche.

Ma non solo imprenditoria: Berlusconi ha avuto successo anche in politica, fondando dal nulla un partito, Forza Italia, arrivando pure quattro volte al governo col ruolo di Premier. Facendo nascere la coalizione di centro-destra (portando al governo anche post-missini e leghisti) e caratterizzando tutto l’arco della Seconda Repubblica. Dando vita al bipolarismo, ponendosi come divisore tra due coalizioni.

Certo, alcuni sogni sono rimasti tali. Come l’acquisto di qualche campione per il Milan, la scalata di giornaloni come LaRepubblica o il Corsera. Ultimo, qualche mese fa, la nomina a Presidente della Repubblica. Inoltre, non sono mancati sospetti e accuse relative alla sua scalata imprenditoriale, così come al vero motivo della sua “discesa in campo“.

Ma tant’è. Berlusconi domenica ha aggiunto una nuova soddisfazione al già lungo elenco. E i tifosi del Monza ringraziano.

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