Presidente Inps vuole mandarci in pensione a 70 anni: ma ecco lui quanto guadagna

Quanto guadagna Tito Boeri? Quali privilegi ha Tito Boeri? Il superamento della Legge Fornero rientra tra i punti cardini del programma del Governo giallo-verde in carica. In particolare, la proposta è l’introduzione della cosiddetta quota 100. Vale a dire mandare in pensione le persone grazie alla somma tra anni anagrafici e anni di contributi. Partendo da un minimo di 62 anni.

Tuttavia, questa proposta sta trovando l’opposizione proprio del Presidente dell’Inps Tito Boeri, che così ha criticato la quota 100: “L’introduzione di quota 100 premia quasi in 9 casi su 10 gli uomini, quasi in un caso su tre persone che hanno un trattamento pensionistico superiore a quello medio degli italiani (e un reddito potenzialmente ancora più alto, se integrato da altre fonti di reddito). Si tratta nel 40% dei casi di dipendenti pubblici che, in un caso su 5, hanno trattamenti superiori ai 35.000 euro all’anno (in più di un caso su 10, superiore ai 40.000 euro)”. E ancora: “Pesanti sacrifici – ha aggiunto Boeri – imposti anche ai giovani su cui pesa in prospettiva anche il forte aumento del debito pensionistico”.

Di tutto punto, Matteo Salvini ha risposto a Boeri che, contrariamente a quanto lui sostiene, l’uscita anzitempo dei lavoratori rispetto a quanto avviene oggi, porterà all’ingresso proprio dei giovani nel mondo del lavoro. Inoltre, lo ha invitato a dimettersi da presidente Inps e candidarsi “per mandare le persone in pensione a 80 anni”.

Come noto, Tito Boeri è vicino al Partito democratico. Al punto da essere qualche anno fa tra i papabili possibili futuri segretari del partito. Rinunciando poi a partecipare alle primarie.

Ma a parte i battibecchi tra il presidente Inps e il Ministro degli interni, vediamo quanto guadagna Boeri e quali privilegi vanta.

Tito Boeri quanto guadagna

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Quanto guadagna Tito Boeri? Come riporta Il Giornale, che cita altre fonti, oltre ai 104mila euro (lordi), che prende ogni anno di stipendio, spende infatti la bellezza di altri 23mila euro tra vitto, alloggio e viaggi vari. Tanto per farci un’idea. i suoi rimborsi ci costano 191 euro al giorno.

È tutto legittimo, va detto subito. Non si infrange alcuna legge. Anzi è proprio la legge a garantire che le spese per vitto, alloggio e viaggi sono coperte interamente dall’erario pubblico. E, stando a quanto scrive la Notizia Giornale che è andata a spulcirsi il report pubblicato dall’Inps, viene fuori che nei primi sei mesi dell’anno ha già speso “11.368 euro dal primo gennaio 2018 al 31 marzo, e 11.575 euro dal primo aprile al 30 giugno”. Per un totale di 23mila euro che vanno a coprire “1.163 euro per il vitto, 9.858 euro per l’alloggio e quasi 12mila euro per viaggi e spostamenti“. Quello che colpisce è anche che il peso delle spese di Boeri è cresciuto a dismisura rispetto agli anni passati.

“Dal primo gennaio 2017 al 31 marzo 2017 sono stati sborsati 10.277 euro – si legge sulla Notizia Giornale – dal primo aprile al 30 giugno 9.179 euro; dal primo luglio al 30 settembre 9.504 euro; dal primo ottobre al 31 dicembre 10.883”.

Se si vanno a controllare le tabelle fornite dall’Inps, si scopre che Boeri non esce mai dal seminato. Anzi. Per esempio, come fa sapere l’ufficio stampa dell’ente previdenziale, “il limite di spesa trimestrale per l’alloggio è di 5.400 euro“. Lo stesso vale per il vitto il cui limite è fissato a 81 euro al giorno.

“Ipotizzando venti giorni lavorativi mensili – dicono ancora dall’ufficio stampa – ciò implica 4.860 euro a trimestre di spese per il vitto”.

Infine i viaggi. Al presidente dell’Inps, fanno sapere,

“vengono rimborsati esclusivamente i viaggi fatti per motivi istituzionali e i viaggi da e per il luogo di residenza”.

Tutte spese che, sebbene contenute, aggravano (e di molto) il compenso annuo di Boeri.

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2 Risposte a “Presidente Inps vuole mandarci in pensione a 70 anni: ma ecco lui quanto guadagna”

  1. Questi articoli sono vergognosi.
    Se invidiate Boeri perché ha studiato ed è competente, studiate anche voi fate la sua carriera e poi usate la competenza che, (forse) vi siete fatti, anche per dire cose spiacevoli a chi governa e a tutti i cittadini. Sarebbe molto più facile per lui stare in silenzio e assistere.

  2. c’è poco da commentare. Questi predicano bene e razzolano male. Ma perchè quando si perdono le elezioni e vanno all’opposizione tutti criticano il Governo di turno sempre e solo per il bene degli italiani? Ma non bisognerebbe fare il bene degli italiani quando si è al governo? In quel momento pensano ad altro. A fare i propri interessi. E’ sempre la stessa solfa. Siamo stanchi di sentire che tutto si fa per il bene degli italiani. Ipocriti.

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