POSTI IN PIEDI, UNA DELLE TANTE IDEE DELLA RYANAIR

La compagnia aerea irlandese “low cost” Ryanair, negli ultimi mesi ha annunciato una serie di novità che oscillano tra l’innovazione e l’assurdo. Come non bastasse l’introduzione di una mini-tassa di un euro per chi si reca in toilette, prevista però solo per voli della durata massima di un’ora, giustificata con la possibilità di poter così ridurre di un ulteriore 5% i prezzi del biglietto di volo, e di eliminare le altre due toilette e inserire così più posti per i passeggeri.
Negli scorsi mesi infatti, la società guidata dall’Amministratore delegato Michael O’Leary, ha annunciato altre particolari novità. Nel 2012 dovrebbero essere introdotti dei “posti in piedi”. I passeggeri che vorranno viaggiare in piedi potranno farlo ad un costo di soli 4 euro e potranno appoggiarsi ad appositi sedili dotati di poggia spalle e cintura di sicurezza, con spazio sufficiente per sistemare il proprio bagaglio a mano e dei ganci per appendere eventuali giacche, sciarpe, ecc.
Per fare posto ai nuovi posti in piedi che occuperanno ben 15 file, Ryanair toglierà le ultime 10 file di sedili e (le solite) due toilette così da aumentare lo spazio e poter imbarcare fino a 50 passeggeri in più. I costi dell’operazione saranno ammortizzati sia dal maggior numero di passeggeri imbarcabili, sia dalla suddetta “tassa sulla toilette”.
I nuovi “sedili”, denominati “SkyRiders” sono stati progettati da una ditta italiana specializzata nell’arredamento degli aerei, la Aviointeriors. L’ultima trovata di Ryanair è stata tuttavia accolta con scetticismo dall’autorità britannica dell’aviazione civile, secondo la quale i posti in piedi non passeranno i test sulla sicurezza.
La società irlandese sta anche pensando di eliminare il servizio bagagli, con i passeggeri che li sistemerebbero da soli nella stiva. Un po’ come si fa quando si va in gita con gli autobus turistici.
Ma la proposta più clamorosa è arrivata ad inizio settembre, quando O’ Leary ha annunciato che la società sta pensando di rimuovere la figura del “co-pilota”, che sarebbe sostituita, in caso di emergenza, da una hostess ben addestrata.

Come dicevo prima, bisogna capire dove si ferma la provocazione e dove comincia la serietà delle proposte. Ryanair è stata fondata nel 1985 dall’uomo d’affari irlandese Tony Ryan. Nel 1991 dopo un avvio incerto e con bilanci in perdita, Michael O’Leary  ottenne l’incarico di ristrutturare la compagnia adottando il modello economico “tariffe basse/niente fronzoli” (no frills) che veniva usato con successo dalla compagnia aerea statunitense Southwest Airlines.
Nel 1995, grazie alla tenace fede nel proprio modello di impresa, la Ryanair celebrò il proprio decimo compleanno, trasportando 2.260.000 passeggeri. Grazie alla deregolamentazione dell’industria aerea europea del 1997, la società ha registrato una crescita esponenziale incredibile, incrementando le proprie tratte (ad oggi più di 1100, collegando 26 stati europei e il Nordafrica). I passeggeri sono passati dagli oltre 5 milioni del 1999, agli oltre 13 milioni nel 2002, agli oltre 30 milioni del 2005, ai 42 milioni del 2006, fino, come detto ai quasi 60 milioni di passeggeri annui di oggi. 
Ad onor del vero, Ryanair è la compagnia “low cost” che vanta il fatto che ad oggi nessun proprio apparecchio (il Boeing 737-800 Next Generation, modello unico della società) sia mai precipitato, a parte due episodi ma legati uno ad un atterraggio mal riuscito a Limoges (Francia centrale) in cui rimasero ferite lievemente sei persone, e un altro ad un atterraggio di emergenza effettuato a Roma-Ciampino. 
L’ENAC l’ha inoltre multata poiché, in occasione della recente eruzione del vulcano islandese che provocò disagi in tutt’Europa, Ryanair non aveva prestato sufficiente soccorso (in termini di assistenza e viveri in primis) ai suoi passeggeri.
A parte ciò, siamo di fronte ad una società molto efficiente, dai numeri eccezionali. E forse chissà, le future novità che introdurrà, anche quelle che ad oggi ci appaiono assurde, potrebbero essere grandi innovazioni che saranno seguite anche dalle altre compagnie. Sperando però, che oltre ad abbattere i costi, sia preservata anche l’incolumità fisica dei passeggeri.

(Fonti: www.paid2write.org 1Corriere della seraAnsaWikipedia)

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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