Dopo i pensionati, il Portogallo punta ai giovani: le tante agevolazioni

Dopo i pensionati, il Portogallo punta ai giovani: le tante agevolazioni

Vediamo quali misure di agevolazioni fiscali per i giovani prevede il Portogallo, per evitare la drammatica fuga.

Il Portogallo era diventato un Paradiso fiscale per i pensionati stranieri, con una flat tax incredibile per i primi 10 anni. Un fenomeno del quale hanno parlato spesso anche i programmi televisivi italiani, visto che tanti pensionati nostrani ne hanno approfittato.

Il paese lusitano, però, lo scorso anno ha fatto retromarcia, poiché tale politica ha portato anche delle distorsioni e delle controindicazioni economiche per gli stessi portoghesi (ne abbiamo parlato qui).

Ora però si trasforma in un Paradiso fiscale per i giovani, con un piano di agevolazioni fiscali per 10 anni per impedire la fuga dei cervelli.

Agevolazioni fiscali per i giovani in Portogallo

Se i socialisti avevano puntato agli anziani, i conservatori ora al potere puntano sui giovani. Come riporta Il Corriere della sera, il governo di destra moderata guidato da Luis Montenegro ha inserito nella nuova legge di bilancio uno schema fiscale progressivo che prevede l’esenzione totale dalle tasse per il primo anno di lavoro dei giovani sotto i 35 anni.

Lo sconto fiscale diventa del 75% sulle tasse dovute dal secondo al quarto anno; poi si riduce al 50% dal quinto al settimo anno e, infine, al 25% dall’ottavo al decimo anno.

Negli ultimi anni in Portogallo si è verificato una fuga dei giovani, soprattutto verso Francia e Germania, a causa dei bassi salari e delle scarse opportunità di lavoro. Inoltre, contro di loro si era ritorta contro proprio la politica a favore degli anziani. Con una esplosione degli affitti, causata dall’arrivo di orde di ricchi pensionati stranieri.

Secondo le statistiche ufficiali, dal 2008 al 2023 hanno lasciato il Portogallo 361 mila giovani tra i 15 e i 35 anni. Praticamente i due terzi di tutti gli emigrati.

Altre politiche di stimolo all’economia

Il governo di destra sta però puntando ad altre misure economiche per risollevare l’economia di uno dei paesi peggio messi dell’Unione europea (anche se ormai è una bella gara, che coinvolge anche la Germania, finita in recessione).

Tra le altre misure incluse nella legge finanziaria di Lisbona figurano, infatti, la riduzione di un punto percentuale dell’aliquota sulle società nel 2025, aumento della spesa pubblica per aumentare gli stipendi degli insegnanti, dei lavoratori della sanità e della polizia e «investimenti pubblici senza precedenti». Una sorta di manovra keynesiana che poco si confà a un governo di centro-destra.

Le prospettive del governo portoghese parliamo di un Pil che dovrebbe crescere di circa il 2% nel 2024 e nel 2025.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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