Il destino sembra accanirsi ripetutamente su Pompei. Dopo essere stata distrutta da ceneri e lapilli sparate dal Vesuvio nel 79 d.c., ed essere oggetto di ripetuti crolli nel tempo – vuoi per la naturale fatiscenza dovuta al passar del tempo, vuoi per l’incuria di chi è preposto alla sua preservazione – ora i suoi scavi sono sottoposti ad un’ulteriore mortificazione. Ossia un allagamento dovuto alla pioggia.
SIMILE AD ATLANTIDE – Certo, forse sono esageratamente metaforici, ma lo sconforto che suscita il guardare certe immagini è tale che è difficile non esserlo. Sarà per il suo stile architettonico sommerso da pozzanghere d’acqua, ma a noi Pompei POMPEIoggi sembra Atlantide. Sì, proprio quell’isola leggendaria, che avrebbe conquistato molte parti dell’Europa occidentale e dell’Africa novemila anni prima del tempo di Solone, il cui mito è menzionato per la prima volta da Platone nei dialoghi Timeo e Crizia.
POMPEI CONTINUAMENTE MORTIFICATA – Già diverse sono le aree degli Scavi chiuse al pubblico da mortificanti transenne. E adesso, grazie a qualche ora continua di pioggia, se ne sono aggiunte altre. Pompei come Atlantide. Forse la prima non sarà sommersa dall’acqua come la seconda, ma dalla vergogna sì.
Pompei sarà mica un preludio per l'intera nazione?