In questa politica sempre più liquida, dove i simboli nascono oggi e spariscono domani e le persone cambiano ripetutamente bandiera, Pomigliano d’Arco ha preferito riconsegnare per la settima volta le chiavi della città a chi fu eletto per la prima volta nel 1980 e oggi ha 83 anni: Lello Russo.
Da sempre socialista, è poi passato a Forza Italia con la fine del partito, tramontato come noto sotto i colpi di Mani pulite. Come d’altronde hanno fatto molti altri membri del partito.
Medico in pensione, Lello Russo è stato anche senatore, eletto nelle fila del fu pentapartito. In una Prima repubblica che tutto quanto accaduto dagli anni ’90 in poi, ci ha fatto perfino rimpiangere.
Chi è il sindaco di Pomigliano d’Arco Lello Russo
Come racconta RaiNews24, nella città delle fabbriche e delle tute blu non c’è stata storia: Lello Russo era sostenuto da 11 liste, e ha conquistato quasi il 73% dei consensi. Un plebiscito quindi. Ha rottamato, anziché farsi rottamare, quanti volevano abolire la ‘casta’ e aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno. Per poi rinchiudercisi a riccio. Ogni riferimento a Luigi Di Maio originario proprio di Pomigliano d’Arco e fresco di nuova nomina, è puramente casuale…
Lello Russo smentisce poi seccamente ancora una volta la presenza della Camorra in città:
Ribadisco il concetto che qui la camorra non esiste, sono trent’anni che non c’è un blitz a Pomigliano. Chi afferma la presenza della criminalità organizzata stabilmente sul territorio, lo dimostrasse. E a questi suggerisco però la frase di Sciascia: “Se è sempre mafia, non c’è mafia”
Il suo programma per la città è incentrato sulla vivibilità della città: decoro urbano, contrasto alle polveri sottili, traffico, raccolta differenziata. Non mancano poi dissapori con il comandante della polizia municipale, Luigi Maiello, che Russo spiega così:
Abbiamo concetti opposti sull’utilizzo delle risorse in dote al corpo dei vigili urbani – dice Russo – lui vorrebbe concentrare tutto sull’attività di contrasto alla criminalità, a me servono agenti in strada e a garantire la sicurezza dei cittadini e dei ragazzi nelle notti del fine settimana
Il falso mito di Pomigliano d’Arco ‘Stalingrado’ d’Italia
Nel corso dell’intervista, Lello Russo, ancora fieramente socialista, smentisce anche la storytelling che vorrebbe Pomigliano d’Arco “Stalingrado d’Italia“. Un po’ quanto si dice, sempre in provincia di Napoli, di Castellammare di stabia.
In effetti, se si guarda la storia dei sindaci che hanno guidato la città della Fiat, dell’Alenia e del Pomigliano jazz, da quando c’è la Repubblica il Pci non ha mai governato la città. Prima del 1980, ha sempre dominato la Democrazia cristiana, a parte i primi anni a guida Partito liberale italiano e qualche commissariamento.
Poi da quell’anno, è iniziata l’era socialista, proprio con Russo. Il quale in 12 anni aveva già incassato 4 mandati. Dal 1995 al 2010 ha invece dominato il centro-sinistra con Pds, Ds e Pd. Ma parliamo comunque di coalizioni che includevano anche partiti di centro. Poi dal 2010 il ritorno alla ribalta di Lello Russo, come indipendente di centro-destra.