Polonia: mezzo milione in piazza contro il governo, perfino Lech Walesa

Polonia: mezzo milione in piazza contro il governo, perfino Lech Walesa

A Varsavia, capitale della Polonia, mezzo milione di persone – almeno stando alle stime del comune – sono scese ieri in strada per manifestare contro il governo nazionalista e populista al potere. Il tutto, nonostante il fatto che le elezioni presidenziali si terranno il prossimo autunno. Si è rivisto perfino Lech Walesa, simbolo della Polonia post-comunista.

In effetti, la manifestazione è la più grande dal 1989, anno delle proteste contro il regime sovietico. L’attuale governo conservatore è guidato dal partito Diritto e giustizia (PiS) il cui leader è Jaroslaw Kaczynski.

Perché c’è stata la manifestazione in Polonia

Come riporta RaiNews, Walesa ha detto di aver attesopazientemente” il giorno in cui il partito nazionalista e il suo leader Kaczynski dovranno andarsene. Questa la sua frase più significativa:

Kaczynski, siamo venuti a prenderti. Il giorno è arrivato

Sui cartelloni invece tuonavano parole come “Quando è troppo è troppo“, “Non vogliamo una Polonia autoritaria” e “PiS significa alti costi di vita“. La data non è casuale: ieri ricadeva il 34esimo anniversario delle prime elezioni parzialmente libere in Polonia in cui proprio il movimento di Walesa aveva ottenuto 160 seggi alla Camera Bassa il 35% dell’Assemblea, e il 99% dei seggi per i senatori.

Lech Walesa fu anche insignito del Nobel per la pace nel 1983.

Cambio di governo in Polonia cambierebbe atteggiamento contro la Russia?

L’attuale governo è in carica da otto anni. Un suo avvicendamento non dovrebbe comunque cambiare l’atteggiamento del paese polacco rispetto alla politica estera, visto che il risentimento anti-russo è trasversale tra diversi partiti. E Walesa rappresenta proprio il contrasto polacco all’egemonia della Russia.

La Polonia si è posta in prima fila tra i paesi Nato nella guerra in Ucraina, ma è anche quella che rischia di più essendo al confine col paese ucraino.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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