POCHI ADDOBBI E MERCATINI: A NAPOLI IL NATALE E’ UN’OCCASIONE PERSA

IN VISTA DELLE FESTIVITA’ LA CITTA’ OFFRE POCO AI TURISTI, CHE VIRANO SU ALTRE METE O CI STANNO PER UN SOLO GIORNO
“Mo vene Natale, nun tengo denare, me leggio ‘o giurnale e me vaco a cuccà” cantava Renato Carosone in una sua vecchia canzone tristemente attuale per la crisi asfissiante. E sembra quasi anche quello che sono costretti a fare i turisti che arrivano a Napoli per le festività natalizie, visto che la città offre poco, e i confronti con altre metropoli europee è imbarazzante. Infatti i dati sulle prenotazioni alberghiere ci dicono che i turisti preferiscono una “toccata e fuga”, ossia starci un giorno venendo dal mattino per poi andarsene la sera; con gravi ripercussioni sui profitti alberghieri. In genere scelgono Roma e poi passano qui una giornata. Ma anche Salerno, con la trovata delle luci natalizie che ormai dura da novembre a gennaio, sta deviando i turisti dalla città partenopea. Girando per le strade addobbate si vedono poche persone, perlopiù napoletani residenti o provenienti dalla Provincia.

UN PERCORSO LUMINOSO DI 20 KM– Venti chilometri di luci per festeggiare il Natale. Lunedì 30 novembre alle 17 in piazza del Plebiscito si sono accese le luminarie. Il percorso luminoso parte da piazza Trieste e Trento e arriva a piazza Bernini. Ecco alcune delle principali piazze e strade interessate: piazza Trieste e Trento, galleria Umberto I, via Toledo, da piazza Trieste e Trento fino a piazza Dante, piazza Dante, via Pessina, via del Duomo, corso Garibaldi, corso Umberto, piazza dei Martiri, via Calabritto, via Domenico Morelli, via Santa Caterina, via Filangieri, via dei Mille, via Vittoria Colonna, via Cervantes, via Incoronata, via del Carretto, via Guantai Nuovi, Palazzo San Giacomo, piazza Vanvitelli, via Scarlatti, via Alvino e via Merliani, via Luca Giordano, via Stanzione, via Solimena, scale Morghen, via Bernini.
Quest’anno la città ha luminarie tridimensionali, «installazioni nuovissime», spiegano al Comune. A Piazza Trieste e Trento si vedrà l’albero a sfere della lunghezza di 10 metri; a piazza dei Martiri ci sarà una slitta con renne della lunghezza di 20 metri, una più piccola sarà allestita in via Scarlatti. Altri alberi luminosi illumineranno piazza Vanvitelli, via Chiaia, piazzetta Santa Caterina a Chiaia e piazza Dante. Piazza Vittoria sarà adornata con palline giganti di 3 metri di diametro, come via Santa Brigida e via Verdi assieme alla galleria Umberto.
Il progetto del Comune in occasione del Natale è stato realizzato da Citelum e cofinanziato dalla Camera di Commercio. Saranno impiegate milioni di luci led di ultima generazione con bassi consumi.
LE CRITICITA’ – Non mancano le critiche. Intanto si è lasciata al buio la zona di San Gregorio armeno, proprio quella dei pastori, la più tipica della città. Infatti i commercianti il primo dicembre hanno spento le luci per protesta per 10 minuti alle 18. La Camera di Commercio che finanzia il progetto le ha accese solo dall’8 dicembre, così come ai Decumani.
Inoltre le periferie sono come al solito abbandonate. Eppure, come dicono i commercianti, anche loro pagano regolarmente le tasse come quelli situati al centro. Per non parlare della solita classificazione tra cittadini di A e B, che de Magistris sembrava voler finalmente piallare.
Mancano altresì attività che coinvolgano i turisti e quanti vengono dalla provincia. Su tutte, la carenza dei mercatini di Natale. A Vienna ad esempio si organizzano laboratori per bambini, dove imparano a fare dolci e decorazioni natalizie, mentre i genitori visitano la città.
Del resto gli spazi in città non mancano. Si pensi a Piazza Plebiscito (spesso deturpata invece da gazebo pubblicitari) , ma anche a Piazza del Gesù o a via Duomo tornata Ztl, a Castel dell’Ovo o al Maschio Angioino.
Naturalmente incide anche la questione sicurezza. Napoli è ancora vista come una città pericolosa. Troppi sono gli episodi incresciosi a danno dei turisti.

(Fonti: LaRepubblica)
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

0 Risposte a “POCHI ADDOBBI E MERCATINI: A NAPOLI IL NATALE E’ UN’OCCASIONE PERSA”

  1. Secondo me invece la sobrietà per una città che sta allo sfascio è la situazione più giusta da mostrare….lo sfarzo a tutti i costi dà segnali sbagliati!!!

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