Ricercatori riescono a svelare il meccanismo di percezione e risposta ai VOC emessi da Arabidopsis thaliana in situazioni di stress
Nonostante le apparenze, le piante hanno una vita sociale piuttosto movimentata: è infatti noto dalla fine degli anni 90 del secolo scorso che in foreste e altre comunità vegetali esiste la cosiddetta rete micorrizica, nella quale un fungo “colonizza” gli apparati radicali di due piante, fungendo (perdonate il gioco di parole) da vero e proprio canale di comunicazione.
Ancor prima di questa straordinaria scoperta, e precisamente a partire dal 1983, sono stati documentati anche casi di comunicazione per via aerea tra oltre trenta specie di piante, tramite emissione di composti organici volatili (o VOC, dall’inglese Volatile Organic Compound), gli stessi responsabili per l’odore dei comuni profumi (e non solo: vedi qui).
Finora, però, il meccanismo di percezione e risposta ai VOC era rimasto poco chiaro, finché un gruppo di ricerca giapponese non ha svelato il mistero, e l’ha fatto per di più in maniera spettacolare, consentendo per la prima volta una visualizzazione in tempo reale della comunicazione tra piante.