In campagna elettorale è un po’ come in guerra e in amore: tutto è lecito. E così, anche prendersela con i cartoni animati, pure quelli più innocui come Peppa Pig. Simpatica maialina che con la sua famiglia e altri animali, da anni tiene compagnia i più piccoli. Peraltro neanche per la prima volta accusata di qualcosa.
A scagliarsi contro Peppa Pig è Fratelli d’Italia, il partito come noto guidato da Giorgia Meloni. E dato saldamente in testa dai sondaggi con quasi il 25 percento dei voti. Forse un premio per chi in questi anni è stato sempre all’opposizione ma che già fa dei discorsi di proseguimento in politica estera coi governi precedenti.
Ma contro i diritti civili mostra i muscoli, gli stessi che sono apparsi sulle braccia della Meloni. Perché su certi temi che riguardano la vita privata delle persone bisogna essere fermi e decisi.
Vediamo perché Fratelli d’Italia accusa Peppa Pig.
Perché Fratelli d’Italia accusa Peppa Pig
Come spiega LaRepubblica, nella serie è apparso un nuovo personaggio: Penny Polar Bear. Nell’episodio intitolato, non a caso, “Famiglie“, il nuovo amico di Peppa descrive la sua famiglia “arcobaleno“:
Io vivo con la mia mamma e l’altra mia mamma. Una mamma fa il dottore, l’altra cucina spaghetti. E io adoro gli spaghetti
Un modo per presentare ai bambini anche altre forme di famiglie. Non si tratta di imporre dei concetti, ma solo a prepararli alle differenze nel caso in cui nella vita reale dovessero incontrarle.
A muovere guerra a Peppa Pig è Federico Mollicone, responsabile cultura di Fratelli d’Italia e candidato nel collegio plurinominale Lazio 1-01 della Camera dei Deputati:
È inaccettabile la scelta degli autori del cartone animato Peppa Pig di inserire un personaggio con due mamme. Ancora una volta il politicamente corretto ha colpito e a farne le spese sono i nostri figli. Ma i bambini non possono essere solo bambini? Come ha dimostrato recentemente Giorgia Meloni siamo e saremo sempre in prima linea contro le discriminazioni, ma non possiamo accettare l’indottrinamento gender. Per questo chiediamo alla Rai, che acquista i diritti sulle serie di Peppa Pig in Italia col canone di tutti gli italiani, di non trasmettere l’episodio in questione su nessun canale o piattaforma web
Contro Peppa Pig e la sua famiglia arcobaleno troviamo anche una petizione indetta dall’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus, dal titolo “No ai cartoni gay per bambini sulla Rai“. Definendo la puntata di una “gravità assoluta“.
Per ora gli episodi di Peppa Pig incriminati da Fratelli d’Italia non andranno in onda
La Rai ha però già fatto sapere che al momento non può trasmettere gli episodi di ‘Peppa Pig’ incriminati, poiché non ha attualmente i diritti di trasmissione in chiaro essendo ancora una esclusiva su pay tv della Disney.
Occorrerà vedere chi ci sarà alla guida della Rai quando gli episodi potranno essere trasmessi. Magari proprio il centro-destra, che con l’editto bulgaro di vent’anni fa ha già mostrato come gestisce democraticamente il servizio pubblico. Sebbene di abusi non siano mancati neppure durante la guida del centro-sinistra.
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