Il Pd in 5 anni di governo ha dimenticato i disabili: i numeri sconfortanti

I cinque anni di Governo Pd stanno volgendo al termine. Si andrà alle urne il 4 marzo, ma il sentore, vista la legge elettorale che hanno partorito in questi mesi, probabilmente vedrà andare al potere una ennesima maggioranza di “larghe intese”. Io prevedo un Governo Pd-Forza Italia più qualche altro nano partito centrista, con Gentiloni confermato a Palazzo Chigi. O qualche altro moderato che piace sia a Renzi che a Berlusconi. Cinque anni di Governo con ben 3 Premier cambiati. Cosa che il centrosinistra ha già fatto nel quinquennio 1996-2001, quando si avvicendarono Prodi, due volte D’Alema e Amato.

Tra i tanti bilanci di questi cinque anni di Governo Pd, c’è anche quello riguardante le politiche sociali in favore dei disabili. Cosa ha fatto il Pd in questi 5 anni di governo per i disabili? Poco o niente. E pensare che una volta il centrosinistra era considerato più sensibile a certe tematiche. Ecco i numeri.

Il Pd e le scarse politiche sociali in favore dei disabili

governo gentiloni disabili

A denunciare le scarse politiche sociali in favore dei disabili da parte del Partito democratico è Toni Nocchetti, Presidente della Onlus Tutti a scuola, il cui nome già ben spiega la ragione della sua esistenza. Ovvero, battersi affinché anche agli alunni diversamente abili venga data l’opportunità di andare a scuola come tutti gli altri. Nocchetti ha lanciato un videomessaggio sulla pagina Facebook della Onlus.

Nello stesso elenca le quattro leggi approvate dal Parlamento, che ha appena terminato il suo lavoro con lo scioglimento delle Camere decretato dal Presidente della Repubblica. Leggi che avrebbero dovuto dare ai quattro milioni di disabili italiani e alle loro famiglie la speranza che la loro vita cambiasse in meglio:

«L’inclusione a scuola dei disabili, la cosiddetta “Buona scuola”; la legge sull’autismo; la legge sul “Dopo di noi” e i provvedimenti sui “Caregiver” hanno rappresentato tutti goffi tentativi di dare risposte a un universo che non riesce ad averne. Leggi e stanziamenti assolutamente inadeguati ai bisogni dei disabili italiani».

Nocchetti lamenta l’esiguità dei fondi messi a disposizione dallo Stato a sostegno delle persone che vivono con gravi problemi fisici e/o psichici, personali o di un familiare:

«Ci si chiede cosa significhi uno stanziamento di 20 milioni di euro per i “Caregiver” o quelle poche manciate di euro messe a disposizione per il “Dopo di noi”. E la risposta è che in Italia per i disabili così non è possibile andare avanti».

Una risposta sconfortante che nasce anche dall’analisi dei bilanci dello Stato:

«In una manovra finanziaria di 20 miliardi di euro si riesce a trovarne appena 20 milioni da destinare al fondo per i “Caregiver”», denuncia ancora il presidente di Tutti a scuola.

Nonostante questo sconforto, però, Nocchetti promette di non cedere di un millimetro nella battaglia in cui è impegnato con l’associazione che guida:

«Uno stato d’animo che deve cedere il passo alla costante rivendicazione e difesa dei diritti dei più deboli». E conclude il suo messaggio: «Arrivederci al prossimo Parlamento e al prossimo Governo. Di questo i disabili non sentiranno mai la mancanza».

Ecco comunque il video di Toni Nocchetti

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