Bar, rosticcerie, panetterie, pizzetterie, pizzerie. La Parigina è una gustosa pizza che a Napoli e provincia popola molti esercizi al dettaglio dediti alla ristorazione.
Il suo appellativo viene, in automatico, associato alla capitale francese, simbolo del romanticismo e dell’eleganza. Ma perché si chiama così pur essendo made in Naples al 100%? Lo scopriamo di seguito.
Quali sono le origini della pizza Parigina?
Come spiega Raffaele Bracale – culture di lingua, usi, costumi e lingua napoletana – sul portale Luciano Pignataro, la Parigina nasce grazie a un anonimo chef francese soprannominato monsú, appellativo che deriva da come nel regno di Napoli veniva modificato (si potrebbe anche dire in gergo linguistico napoletano storpiato) il termine “monsieur” (come venivano chiamati i cuochi francesi), invitati dalla Regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena a corte per preparare il pranzo di nozze con Ferdinando IV.
Tale chef francese era stato discepolo e poi collaboratore del famosissimo cuoco e scrittore francese Marie Antoine Carême Arfäně, il quale aveva pure lavorato alla corte di Luigi XVIII di Borbone. Arfäně è passato alla storia della gastronomia per aver codificato la componente più elaborata della cucina francese, ovvero della haute cuisine; nonché per aver ideato la pasta sfoglia, ancora oggi largamente in uso (anche per la stessa Parigina), che corrisponde a una preparazione a base di farina, acqua e burro. Ideale, per il suo gusto neutro, sia per il dolce (si pensi alla squisita Millefoglie, sempre di origine francese) che per il salato.
Grazie a questo impasto ideato circa mezzo secolo prima, l’anonimo monsú ideò nel 1816 una merenda alla sovrana Maria Carolina, inventando ex novo un rustico che possa deliziargli il palato.
In origine, la pizza era composta di sola morbida pasta di pane sontuosamente farcita da due falde superiore e posteriore. La modifica a Napoli avvenne aggiungendo alla falda superiore una croccante pasta a sfoglia.
Perché si chiama Parigina?
Il nome “Parigina” fu però ideato da uno cuoco napoletano suo collaboratore, in onore della sovrana a cui era destinatario. Infatti, la connessione con la Francia e Parigi è solo casuale. Semplicemente, questo cuoco aveva semplicemente detto “p’ ‘a riggina”, che in dialetto napoletano significa appunto “per la regina”. Ma è passato alla storia come “Parigina”.
Pertanto, la Parigina ha pure anticipato la Margherita come pizza dedicata appositamente per una Regina. Quest’ultima, infatti, era stata ideata per Margherita di Savoia.
Quali sono gli ingredienti della pizza Parigina? La ricetta
Ricapitoliamo quali sono gli ingredienti di una Parigina:
- Pomodoro
- prosciutto cotto
- mozzarella
- un classico impasto di pizza sotto e sopra
- una fragrante pasta sfoglia dorata a coprire la parte superiore
Questa è ovviamente la versione tradizionale e originale, ma non mancano varianti.
Come si prepara la pizza Parigina?
In questo video, invece, vediamo come si prepara:
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