Vediamo perché Palermo sta diventando la capitale italiana delle startup e le altre città del sud che stanno crescendo col digitale.
La Sicilia, si sa, non brilla certo per ottimali situazioni socio-economiche. Gli ultimi dati pubblicati lo scorso dicembre da Eurostat ci dicono che resta una delle regioni europee con la più alta percentuale di popolazione a rischio povertà: il 38%. Peggio solo la Calabria. Tuttavia, un riscatto per la splendida regione sicula arriva dal proprio capoluogo di regione: Palermo. Dove si stanno stabilizzando sempre più startup.
Basta riferirsi alla classifica stilata per l’anno 2024 dal sito Executive nomad index: Palermo si posiziona al 22mo posto, prima tra le città italiane, e compete con piazze di grande prestigio Abu Dhabi, Miami e Barcellona. Inoltre, dal 2016 la crescita è stata del 500%.
Ancora, Palermo è sempre più scelta dai cosiddetti nomadi digitali, cioè coloro che vagano per il mondo alla ricerca di un posto dove si vive bene e lavorare in smart working, slegati da una sede fissa stabile. Orbene, si parla di circa un migliaio di nomadi digitali approdati a Palermo, soprattutto da America, Germania e Polonia.
Di seguito vediamo quali sono i motivi che stanno trasformando Palermo nella capitale italiana delle startup.
Perché Palermo meta delle startup?
Come spiega il Corriere della sera, Palermo viene scelta per gli affitti abbordabili, oltre ovviamente al clima gradevole, al buon cibo e alla bellezza del posto. Oltre al fatto che si sta creando un network di cervelli, proprio quella che in passato ha reso quel che è la Silicon Valley. In tempi più recenti, invece, abbiamo visto fenomeni simili a Dublino o a Torino con le società aerospaziali.
Basti considerare che lo scorso 11 ottobre ai cantieri culturali della Zisa si sono dati appuntamento ben 80 startupper e investitori internazionali da 22 Paesi diversi con in tasca un portafoglio di 3,5 milioni di dollari. Hanno dato vita alla Mediterranean Startup World cup, una sorta di «girone di qualificazione» di un campionato del mondo per nuove imprese la cui finale si svolge a San Francisco.
Ovviamente, non parliamo di multinazionali con ingenti fondi e organizzazioni solide, bensì di società micro, in cerca di capitali e con un ristretto team di sviluppatori. Che si basa soprattutto su una idea innovativa, diventandone incubatrici, in attesa che possa implementarsi e diventare qualcosa di concreto.
Le statistiche inoltre dicono che il 67% di esse non sopravvive agli esordi. Tuttavia, per una realtà difficile come Palermo è già un segnale importante, che proietta la città verso un futuro diverso grazie al digitale.
Anche Corleone sta cercando il proprio riscatto, svincolandosi dall’associazione automatica legata alla Mafia.
Non solo Palermo: bene anche Catania e Bari
Ma è tutto il Sud a crescere. Anche Catania e Bari mostrano dati positivi. In generale, tra le province italiane con i migliori dati di crescita, 7 sono del Sud.
Certo, il Mezzogiorno deve anche aiutare questa crescita a consolidarsi, migliorando la pubblica amministrazione, le infrastrutture e le manifatture vocazionali (agroalimentare, aerospazio e l’automotive.
In quest’articolo abbiamo spiegato come lanciare una startup e come funziona.
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