Comune chiama acchiappafantasmi per indagare su fenomeni paranormali nel castello: dove si trova

Chi chiamerai?” era lo slogan dei mitici Ghostbusters nell’omonimo film cult degli anni ’80. Oltraggiato di recente da un terzo episodio. I fenomeni paranormali affascinano e inquietano da secoli gli esseri umani. E a volte, creano anche casi politici. Ad esempio, quando una giunta comunale ingaggia degli acchiappafantasmi per studiare strani fenomeni apparentemente inspiegabili all’interno del teatro del castello comunale. Perfino con due delibere. Suscitando le critiche, e le ironie, delle opposizioni, ma anche di qualche storico. Ecco dove è successo.

A Ostiano, provincia di Cremona, ingaggiati acchiappafantasmi nel teatro del castello

ostiano-fantasmiA raccontare questa singolare storia è Il Corriere della sera. Ostiano, comune di tremila abitanti nel Cremonese. La giunta, con tanto di doppia libera, ha accolto la richiesta della Società italiana ricerche paranormali, un gruppo di appassionati dell’invisibile, di condurre le sue indagini nel teatro della cittadina. Il quale sorge all’interno di un castello del XV secolo, e nelle cantine della biblioteca. «Questa amministrazione persegue una politica di sostegno all’organizzazione di iniziative formative, sociali, culturali e turistiche che vengono realizzate sul territorio», spiega fieramente l’amministrazione nei due atti comunali.

E i «ghostbusters», con le loro strane apparecchiature, hanno trascorso la notte del 29 settembre negli spazi del teatro di Ostiano e quella del 13 ottobre tra i volumi e gli incunaboli della biblioteca. Per ore e ore hanno filmato luci e ombre, passato al setaccio stanze e anfratti, captato rumori, veri o presunti. «Per il momento – è il bilancio di Riccardo Gerosa, uno dei fondatori del gruppo – stiamo analizzando il materiale raccolto e, quindi, non sappiamo ancora quali sono le conclusioni. Appena avremo informazioni, le comunicheremo».

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Polemiche per acchiappafantasmi ad Ostiano

ostiano-acchiappafantasmiPositivi o negativi che siano i risultati della «caccia» agli spettri, la polemica in riva all’Oglio è già divampata. «Fossi stato il sindaco, non avrei concesso l’autorizzazione – protesta Carlo De Carli, 45 anni, ostianese che insegna Storia al Liceo francese di Roma -. Non l’avrei fatto per due motivi: i crediti scientifici dei richiedenti non sono accertati e stiamo parlando di due immobili di pregio. Da storico sono scandalizzato che nel 2016 un’amministrazione perda tempo in simili fandonie».

Ma tali non sono invece per Lorenzo Locatelli, 42 anni, primo cittadino di Ostiano dal 2009, di professione liutaio. «Ogni volta che si concede uno spazio pubblico, si fa una delibera perché, in questo modo, il Comune non ha responsabilità in caso di incidenti. E poi mi sono sembrate persone serie: un pompiere, un vigile, un tecnico, un ingegnere del suono. Non vanno alla ricerca di fantasmi, ma di cose come bolle di energia, campi magnetici e movimenti elettrici al di fuori della quotidianità. Anch’io credo ci sia qualcosa che va oltre ciò che vediamo». Ed è in arrivo, in data da stabilire, una terza spedizione, ancora una volta tra le mura dell’antico teatro, di questi «007 del mistero». E, con essa, naturalmente, una terza delibera della giunta comunale. In attesa di dare spazio ai risultati delle ricerche e agli eventuali fantasmi, dunque, quello per nuove ulteriori polemiche non mancherà di certo.

In realtà, una cosa simile era accaduta anche a Roma, durante la bistrattata Giunta Marino.

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