Stanotte ci sarà la fatidica “notte degli Oscar“. Quella che premia, a suon di statuette, il Cinema Hollywoodiano. Con meccanismi spesso discutibili (qui abbiamo parlato su come funziona) e spettacolarizzazioni degne della pirotecnica “settima arte” d’oltreoceano.
Volodymyr Zelensky aveva sperato di piazzare il suo bel discorso anche in questa kermesse, senza successo. L’Academy ha deciso di non accogliere la proposta dell’agente Mike Simpson, entrato in contatto con il leader ucraino attraverso Sean Penn.
Una doccia fredda dunque per il presidente ucraino, visto che il mondo del cinema era quello a cui apparteneva, prima che qualcuno lo rivestisse del ruolo di paladino anti-russo.
Zelensky non sarà agli Oscar: altro No dopo Sanremo
Fino ad ora, Zelensky era riuscito a parlare in altre kermesse cinematografiche di respiro internazionale. Ultimo, come riporta Open, il Festival del cinema di Berlino, in occasione della presentazione di Supepower, documentario incentrato proprio sul leader ucraino girato dalla star di Hollywood Sean Penn. In barba al fatto che la guerra in Ucraina stia devastando l’economia teutonica, un tempo locomotiva d’Europa.
Ma anche al Festival di Cannes e alla Mostra del cinema di Venezia. Tornando agli Usa, era invece apparso ai Golden Globe dello scorso gennaio, presentato sempre da un commosso Sean Penn. Un tempo attore anti-sistema e politically uncorrect. Ma forse, superati i 60, sta morendo democristiano pure lui.
Nuovo diniego quindi per Zelensky, dopo quello incassato nell’ultimo Festival di Sanremo. Dove era previsto un videomessaggio prima della proclamazione del vincitore ed invece è stato letto solo un messaggio.
Provaci ancora, Volo!