Un breve ritratto di Oliviero Toscani, che tramite le sue campagne pubblicitarie, sensibilizzava le persone verso tematiche sociali.
Oliviero Toscani ci ha lasciati a 82 anni, arresosi a una malattia rara dopo due anni di lotta. Lui che fino a ottant’anni si sentiva ancora un cinquantenne. Famoso per le sue campagne pubblicitarie, fece della foto un messaggio sociale.
La storia di Oliviero Toscani
Come riporta Wikipedia, dopo essersi diplomato nel 1965 in fotografia alla Kunstgewerbeschule di Zurigo (è allievo di Serge Stauffer) il suo primo scatto pubblicato è a soli 14 anni, per il Corriere della sera, mentre la prima campagna pubblicitaria è per Algida, famosa azienda produttrice di gelati, grazie a uno scatto che raffigura tre ragazze che vanno su un tandem gustando il gelato. Piace così tanto all’azienda, che finirà per coinvolgere modelle da Parigi, stylist e truccatori di alto livello.
Di qui una carriera in ascesa: a consacrarlo una campagna pubblicitaria per la Facis e dopo non si contano le collaborazioni di prestigio nel corso di tutti gli anni ’70. Tra le collaborazioni di quegli anni si annoverano Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, l’Uomo Vogue e Donna, Valentino, Chanel, Fiorucci, Esprit e Prénatal.
Negli anni ’80 inizia il sodalizio con Benetton, che darà avvio al taglio sociale delle sue foto. Nelle campagne pubblicitarie sono affrontati temi quali l’uguaglianza razziale, la mafia, la lotta all’omofobia, l’Aids, la Pace, la pena di morte. In questo modo, la pubblicità diventa anche un mezzo per sensibilizzare le persone nei confronti di certe tematiche.
Non mancheranno negli anni polemiche politiche, come quando Fratelli d’Italia nel 2014 utilizzò una sua foto senza permesso per una campagna contro le adozioni gay. Così come diverse controversie giudiziarie. Del resto, era uno spirito libero. Ha avuto 3 mogli e 6 figli.
In quest’articolo abbiamo parlato di un altro fotografo molto interessante: Roberto Pestarino.
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