E l’Europea non fa eccezione. Nel febbraio 2018 si è risolta una disputa tra Grecia e Macedonia, sul diritto all’utilizzo anche da parte degli ellenici di questo nome. I greci continuavano a chiamare Macedonia una propria regione, mentre i macedoni tutto il loro Stato. Una contesa partita negli anni ‘90, quando la Jugoslavia è implosa in tanti piccoli Stati.
Alla fine, la Macedonia ha modificato il proprio nome in Macedonia del Nord. Un accordo che è valso ai premier dei due Paesi addirittura la candidatura al premio Nobel per la pace.
Non avrà il Nobel per la Pace, né altro premio, il Premier olandese. Tuttavia, anche l’Olanda ha cambiato nome dal primo gennaio, diventando Paesi bassi. Vediamo il motivo e cosa [sta_anchor id=”olanda”]cambia[/sta_anchor].
Perchè Olanda si chiama Paesi bassi
Come riporta Ansa, si tratta di un chiarimento voluto dal governo per esplicitare una volta per tutte la differenza fra i Paesi Bassi e l’Olanda, dato che quest’ultima include solo 2 delle 12 regioni che formano lo Stato europeo.
Altro intento del governo olandese è quello di evitare di associare l’immagine del Paese alla sola città di Amsterdam e al suo celeberrimo quartiere a luci rosse. Non a caso, la capitale sta cercando di attirare un nuovo target di turisti, non solo alla ricerca di droghe leggere lì illegali, nonché zone “di piacere”.
E pare che ci stia riuscendo appieno, complice anche il terrorismo che in questi anni ha colpito altre capitali europee, quali Londra e Parigi (ne ho parlato qui).
Olanda diventa Paesi bassi, cosa cambia
Per il governo dell’Aja si tratta di un’operazione prima di tutto commerciale che costerà alle casse dello Stato 200mila euro. Insieme al nome è stato infatti presentato anche un nuovo logo che fra le lettere N e L, sigla internazionale che sta per Nederland (Paesi Bassi in olandese), fa intravedere la sagoma di un tulipano stilizzato.
Tale simbolo potrà essere usato in qualsiasi settore legato alla promozione del Paese, dall’agricoltura allo sport, aveva spiegato nelle scorse settimane la ministra per il commercio estero, Sigrid Kaag. Secondo cui “un’immagine chiara e ben definita” del Paese “è positiva per l’export e per attrarre investimenti e talenti”.
Per chi come me ama quel Paese, però, resterà sempre Olanda.