Ocean Viking, la solita Francia moralista che non vuole i migranti

Ocean Viking, la solita Francia moralista che non vuole i migranti

Sul tema immigrazione stiamo rivivendo la stessa situazione del 2018-19, quando al governo c’era il Conte I e al Ministero degli interni c’era Matteo Salvini. Quell’esecutivo pose fine al fatto che l’Italia fosse la zimbella d’Europa sul tema migranti, mentre gli altri, a parte fare i moralisti, scansavano le proprie responsabilità.

Su tutte la Francia, che blindò i confini con Ventimiglia. Mentre la Germania non voleva che le sue ONG gli portassero i migranti in casa.

Fu una parentesi felice, seppur breve, rispetto ai 10 anni di governi a guida Pd (tra tecnici e coalizioni allargate) che invece lasciarono l’Italia al proprio destino, ingrassando gli affari delle cooperative. Peccato che poi Conte si rimangiò tutto, facendo passare Salvini per un disumano.

Oggi che al governo non c’è solo la Lega, ma tutto il centrodestra, con poco centro e molta destra, la scena si ripete. Il primo caso di un certo clamore riguarda la ONG Ocean Viking, che la Francia a malincuore ha fatto salpare a Tolone, minacciando però già la chiusura dei confini.

Il caso Ocean Viking

Come riporta RaiNews24, la nave Ocean Viking dell’ong Sos Méditerranée con a bordo 234 migranti soccorsi nel Mediterraneo, è stata accolta oggi a Tolone, in un porto militare della Corsica. Lo ha reso noto il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin.

Tuttavia, il governo francese ha accusato il nostro paese di non comportarsi come Paese europeo e annunciando la sospensione del ricollocamento dei 3.500 rifugiati previsti dal Meccanismo concordato in sede Ue e invitando gli altri Paesi membri a fare altrettanto.

La nave della Ong SOS Méditerranée attende da 20 giorni di attraccare in Europa e in base alla regola che l’attracco iniziale può avvenire nel porto più vicino, la Francia punta il dito contro l’Italia.

I migranti saranno distribuiti per 1/3 dal paese transalpino e per 1/3 dalla Germania. Gli altri dovrebbero essere ricollocati tra gli altri paesi Ue.

Lo scorso giugno sono stati siglati importanti accordi riguardo l’accoglienza dei migranti. Tra gli altri, Frontex, l’agenzia europea di guardia-frontiere, molto contestata per il suo modo di agire che perpetua i respingimenti, entro il 2027 verrà rafforzata e diventerà un corpo di 10mila uomini.

I paesi maggiormente esposti all’arrivo dei migranti – Italia, Spagna, Grecia, Cipro e Malta – avevano chiesto una migliore ripartizione del carico di accoglienza.

Ocean Viking: primo segnale dell’Italia ad Ue

L’Italia ha lanciato dunque un segnale forte all’Unione europea, che dovrà fare bene a prepararsi ad altre situazioni del genere. Al Ministero delle infrastrutture, che ha dunque la competenza sui porti, c’è Matteo Salvini. Mentre al MInistero degli interni c’è Matteo Piantedosi, molto vicino alla Lega.

Chi vuole speculare sulla pelle dei disperati, ingrassando non solo quanti stanno speculando su di loro attraverso appartamenti, hotel e servizi, ma anche gli scafisti che li traghettano dalle coste libiche al primo punto di approdo in mezzo al mare, dovrà rivedere i propri piani. L

La Libia, dalla scellerata rimozione di Gheddafi voluta proprio dalla Francia dell’allora Presidente Sarkozy per nascondere le proprie magagne, a 11 anni di distanza non si è data ancora un governo forte e stabile. Segnale questo dell’instabilità politica provocata nel paese. Lo stesso scenario che gli occidentali hanno provocato in altri paesi come Iraq e Siria.

Oltretutto, alla luce del fatto che molti terroristi autori di attentati negli ultimi 10 anni in Belgio, Germania e Francia, siano passati per l’Italia, forse un cambio di rotta sul tema immigrazione sarebbe anche di loro interesse.

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