Il telescopio JWST guarda dritto nell’Occhio di Sauron

Il telescopio JWST guarda dritto nell’Occhio di Sauron

Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien è probabilmente il romanzo fantasy più conosciuto al mondo e all’inizio degli anni 2000 ha ricevuto un adattamento cinematografico che gli ha reso almeno parzialmente giustizia.

Nella trilogia di film diretta da Peter Jackson uno degli elementi visivamente più iconici è certamente l’Occhio di Sauron, incarnazione del potere malvagio dell’omonimo stregone.

Ma l’universo aveva anticipato di milioni di anni la visione dello scrittore inglese e del regista neozelandese, con la stella Fomalhaut e la sua cintura asteroidale, che vantano una straordinaria somiglianza col suddetto Occhio.

Di recente il potente telescopio JWST ha osservato nuovamente questo affascinante oggetto celeste, facendo nuove, importanti scoperte.

Di seguito vedremo di che si tratta, ma non prima di aver raccontato brevemente la storia della stella e della sua cintura, oltre ovviamente a mostrarne alcune immagini.

Fomalhaut, da bocca della balena a Occhio di Sauron

Fomalhaut è una stella con circa il doppio della massa e del diametro del Sole, oltre a essere più calda e quindi più luminosa.

Situata a 25 anni luce da noi nella costellazione del Pesce Australe, è una delle stelle più vicine e quindi visibile anche a occhio nudo.

E’ molto giovane (circa duecento milioni di anni, un battito di ciglia in termini astronomici) e il suo nome in arabo significa “bocca della balena”.

L’esistenza della sua cintura asteroidale, un anello fatto di frammenti rocciosi, fu ipotizzata negli anni 80 del secolo scorso, a seguito dell’analisi dei dati del satellite a infrarossi IRAS: infatti, i frammenti rocciosi (e la materia in genere) emettono radiazione infrarossa quando riscaldati, come in questo caso dalla stella.

Ma fu solo a partire dal decennio successivo che la cintura fu osservata direttamente con telescopi a infrarossi, che la piazzano a una distanza di oltre 20 miliardi di chilometri dalla stella, cioè circa 4 volte la distanza della Fascia di Kuiper (situata oltre Nettuno) dal Sole.

Come si può vedere dalle immagini presenti in questo articolo dell’astronomo Phil Plait, il soprannome di “Occhio di Sauron” è più che giustificato.

JWST osserva Fomalhaut e rivela una sorpresa, anzi tre

Quando gli astronomi hanno osservato nuovamente Fomalhaut col JWST, oltre alla suddetta cintura asteroidale hanno rivelato ben due nuove strutture: un disco di materiali polverosi molto vicino alla stella e un’altra cintura asteroidale un po’ più distante.

Il disco interno, distante circa 1,5 miliardi di chilometri dalla stella, è paragonabile alla fascia principale degli asteroidi, situata tra Marte e Giove; inoltre, è la prima volta che una struttura simile viene osservata intorno ad una stella diversa dal Sole.

Lo spazio tra il disco interno e la cintura asteroidale interna è stranamente privo di polveri cosmiche, il che fa pensare che nelle vicinanze ci sia un pianeta ancora non scoperto, responsabile dell’opera di “pulizia” con la sua attrazione gravitazionale (un fenomeno di cui abbiamo parlato in precedenza qui).

E c’è di più: JWST ha anche rilevato un punto luminoso nei pressi della cintura asteroidale esterna, quasi sicuramente un’enorme nube di polvere della dimensione di oltre 4 milioni di chilometri.

Per produrre qualcosa del genere, si stima sia necessaria la collisione tra due asteroidi della dimensione di circa 350 chilometri

Per intenderci, se un oggetto simile colpisse la Terra con la giusta velocità, non solo si verificherebbe un’estinzione di massa, ma il pianeta verrebbe sterilizzato fino alla base della crosta!

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Girolamo Castaldo

I miei interessi principali sono scacchi, sci, anime, manga, videogiochi, musica e (astro)fisica. Storie Semplici: http://storiesemplici.substack.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.