Dall’audizione di Tulsi Gabbard si conferma l’accusa per Obama di aver finanziato l’organizzazione terroristica Al Qaeda.
Gli Stati Uniti d’America e i loro giochini in Medioriente per ottenere il controllo del territorio. Terroristi, eserciti, dittatori, finanziati in epoche diverse per fare il loro gioco e poi sostituiti o sconfitti quando non servivano più.
Acclarato che hanno fatto ciò con l’ISIS, dalle rilevazioni di Tulsi Gabbard, ex deputata dem nonché veterana della Guardia Nazionale dell’Esercito, emerge, o, per meglio dire, si conferma, che il governo americano finanziò un altro gruppo terroristico noto soprattutto per “gli attentati” alle Torri gemelle dell’11 settembre.
La Gabbard è mal vista dall’establishment democratico, tanto da essere definita “risorsa russa compromessa” da Hilary Clinton. O che avrebbe fornito testimonianze distorte o con omissioni, per l’ex direttore della CIA Jhon Brennan.
Di seguito riportiamo il passaggio più importante dell’audizione di Tulsi Gabbard presso la Commissione Intelligence del Senato. Ma anche il video della stessa.
Cosa ha detto Tulsi Gabbard su Obama e Al Qaeda
Maurizio Blondet riporta un estratto dell’audizione della Gabbard relativo alle accuse rivolte all’ex presidente Barack Obama sui presunti finanziamenti all’organizzazione terroristica di matrice islamista Al Qaeda:
Quando ero membro del Congresso sono venuta a conoscenza dei duplici programmi che il presidente Obama aveva avviato, in realtà per rovesciare il regime siriano e per essere disposto, attraverso il programma Timber Sycamore della Cia, che ora è stato reso pubblico, a collaborare, ad armare ed equipaggiare Al Qaeda nel tentativo di rovesciare quel regime, iniziando un’altra guerra di regime in Medio Oriente.
Il programma di addestramento ed equipaggiamento del Dipartimento della Difesa, iniziato sotto il presidente Obama, è già ampiamente noto e studiato e alla fine ha portato all’utilizzo di oltre mezzo miliardo di dollari per addestrare quelli che venivano chiamati “ribelli moderati”, ma che in realtà erano combattenti che lavoravano e si allineavano con l’affiliato di Al Qaeda su terreno in Siria, il tutto per portare avanti il loro cambio di regime. E non riconoscendo ciò che era ovvio all’epoca e ciò che purtroppo si è rivelato vero, ovvero che una guerra di cambio di regime in Siria, proprio come le guerre di cambio di regime in Iraq, il rovesciamento di Gheddafi e Mubarak, sebbene questi siano tutti dittatori, avrebbero probabilmente portato all’ascesa di estremisti islamici come Al Qaeda al potere. Non ho versato lacrime per la caduta del regime di Assad.
Ma oggi abbiamo un estremista islamico che è ora al comando della Siria, e che – come ho detto – ha ballato per le strade per celebrare l’attacco dell’11 settembre, che ha governato Idlib con un governatore estremista islamico e che ha già iniziato a perseguitare e uccidere e arrestare le minoranze religiose come i Cristiani in Siria. Non capisco perché questo dovrebbe essere accettabile per qualcuno. Dovrebbe esserlo? Certamente no.
Dai documenti desecretati da Trump emerge l’operazione Northwoods
Si mette sempre peggio per il Deep State che governa gli Usa e, quindi, l’Occidente. Infatti, dai documenti desecretati per volere di Donald Trump, è emerso anche il documento che svela il piano elaborato dalla CIA per invadere Cuba nel 1962.
Si tratta della cosiddetta operazione “Northwoods”, concepita da alti dirigenti del Ministero della Difesa statunitense allo scopo di suggestionare l’opinione pubblica tramite false flags e sabotaggi, per indurla a sostenere un attacco militare contro il governo cubano. Ricordiamo che all’epoca al governo c’era il beatificato JF Kennedy.
Ricordiamo che sull’isola si era instaurata da tre anni la dittatura comunista ordita da Fidel Castro con il sostegno di validi guerriglieri come Ernesto Che Guevara. La quale aveva scacciato gli americani che avevano trasformato quel territorio nei Caraibi nel loro Eden felice. Fatto di prostituzione, gioco d’azzardo, manovalanza a basso costo, catene alberghiere di lusso, traffico di droga, di armi, di rhum e quant’altro. Lasciando buona parte della popolazione nella povertà e nell’analfabetismo. Poi mitigato da Castro nei suoi cinquant’anni di governo.
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