NVIDIA, il Re dell’IA sarà fermato da Trump?

NVIDIA, il Re dell’IA sarà fermato da Trump?

NVIDIA fondata nel 1993 da Jen-Hsun Huang attuale CEO, si è divorata il mercato dei chip per IA, vantando una presenza dell’80%.

Tra le società tecnologiche che spadroneggiano nel settore, senza dubbio NVIDIA è quella più fortemente in ascesa. Nota già in passato per le schede grafiche utilizzate in ambito gaming ma anche per il mining di criptovalute.

Negli ultimi anni, però, sta massicciamente investendo anche nell’Intelligenza artificiale, proponendo soluzioni di computing accelerato mai viste prima. Dal cloud all’ufficio, passando per il data center, fino ai sistemi periferici, NVIDIA offre soluzioni con prestazioni all’avanguardia per carichi di lavoro IA e HPC aziendali di qualsiasi dimensione.

Sta investendo anche sul self driving, la prossima sfida dell’automotive su cui i principali players tecnologici sono già da tempo in competizione. NVIDIA si sta specializzando proprio sullo sviluppo e sull’implementazione di veicoli autonomi software-defined.

Il tutto si riflette, manco a dirlo, sul titolo in borsa e sugli utili aziendali. Che vanno ben oltre le aspettative degli analisti. Ecco i numeri impressionanti di questa azienda e come potrebbe influire l’amministrazione Trump.

I numeri di NVIDIA

Come riporta IlSole24Ore, NVIDIA registra profitti quasi raddoppiati a 19,3 miliardi di dollari e un giro d’affari in aumento del 94% a 35,1 miliardi.

La performance, sia degli utili che delle vendite, ha battuto le attese degli analisti, il nono trimestre consecutivo di sorprese positive. La società prevede inoltre un fatturato di 37,5 miliardi, più o meno il 2%, per il suo quarto trimestre, meglio della stima media degli analisti di 37,09 miliardi. Ciò significa anche una crescita del 70%, sebbene l’anno precedente sia addirittura stato addirittura del 265%.

L’azienda cinese, fondata nel 1993 da Jen-Hsun Huang, Curtis Priem, Chris Malachowsky, con il primo che oggi figura saldamente nel ruolo di CEO, si è divorata il mercato dei chip per IA, vantando una presenza dell’80%.

Questa invece la cavalcata del titolo NVIDIA al Nasdaq, mercato azionario destinato alle aziende tecnologiche.

nvidia azioni prezzo

Le previsioni future e l’incognita Trump

Per quanto concerne il futuro, secondo le previsioni NVIDIA dovrebbe intascare utili per azione di 1,30 dollari per tutto il 2024, 2,87 dollari l’anno prossimo e 4,25 dollari nel 2026.

I principali concorrenti del settore – tutti americani, Microsoft, Alphabet e Amazon, tra gli altri – continuano ad investire massicciamente, anche a discapito della forza di lavoro “umana“. Tuttavia, la distanza tra essi appare ancora siderale.

Una mano potrebbe però provenire da Donald Trump, che ha promesso una nuova guerra commerciale contro la Cina a colpi di dazi, proprio come fatto dal 2016 al 2020. Vedremo se ciò potrebbe favorire le multinazionali americane, ma rinunciare ai prodotti NVIDIA è davvero difficile. Anche perché il prossimo anno saranno lanciati sul mercato chip di prossima generazione battezzati Blackwell.

Inoltre, NVIDIA potrebbe aggirare i dazi aprendo sedi a Hong Kong o in Vietnam, come hanno fatto altri. Certo fa specie parlare di dazi, una misura dei secoli passati, applicati a un’azienda che tratta di chip e Intelligenza artificiale…

Paradossalmente, però, proprio il Tycoon potrebbe favorire la multinazionale asiatica, alla luce della recente giravolta sulle criptovalute che ha scatenato un nuovo bull run del settore. Incrementando ulteriormente la domanda di schede video.

Se sei interessato a lavorare nell’Intelligenza artificiale, in quest’articolo sono esposte tutte le migliori occasioni professionali di questo settore in ascesa.

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