Claudia Sheinbaum Pardo è il nuovo presidente del Messico. Figlia di emigrati europei, ha già guidato Città del Messico.
Claudia Sheinbaum Pardo, 62 anni, ingegnere e ricercatrice, proviene da una famiglia ebrea, originaria dalla Lituania e della Bulgaria, è il primo presidente donna del Messico. Incarico che rivestirà per sei anni. Confermando che, seppur con una certa lentezza, anche in Sudamerica le donne stanno arrivando al potere.
Delfina del Presidente uscente Andrés Manuel López Obrador, è già stata a capo del governo di Città del Messico tra il 2018 e il 2023. Ha scritto oltre 100 articoli e alcuni libri sui temi dell’energia, dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. Dunque è anche pienamente addentrata sul tema green tanto attuale oggi.
Chi è il nuovo Presidente del Messico
Come racconta RaiNews, i suoi genitori sono arrivati in Messico negli anni ’20 del secolo scorso: il padre faceva parte della comunità ebraica Ashkenaziti della Lituania, ed è stato un commerciante di gioielli e membro del Partito Comunista Messicano.
A soli 15 anni è entrata a far parte del movimento delle madri dei figli desaparecidos a opera dello Stato. Due matrimoni alle spalle, ha iniziato a fare politica come membro del gabinetto dell’allora capo del governo di Città del Messico, Andrés Manuel López Obrador (AMLO), tra il 2000 e il 2006, ricoprendo il ruolo di Segretario dell’Ambiente. Confermando quindi il suo interesse per le tematiche green.
Durante il suo governo promosse importanti progetti come il Metrobús e il programma di riforestazione urbana. Poi, come detto, il ruolo di guida di Città del Messico dal 2018 al 2023.
Il programma politico di Claudia Sheinbaum: tra questioni ambientali e di genere
La Sheinbaum è sostenuta dalla coalizione “Seguimos haciendo historia”, mentre il suo partito è Morena.
Il suo programma vede come asse portante dare seguito alla cosiddetta “Quarta Trasformazione”, quindi dare continuità alle politiche sociali ed economiche promosse del presidente uscente López Obrador.
Altro punto cruciale è la lotta alla corruzione. Che intende raggiungere tramite programmi sociali a tutti i livelli educativi, un rafforzamento della Guardia Nazionale, una riforma della magistratura e il consolidamento del programma di sostegno sociale IMSS Bienestar.
Da donna, non manca poi una certa sensibilità sul tema della violenza di genere, in un paese come il Messico che conta oltre 3.000 donne assassinate all’anno. Vuole porvi rimedio tramite prevenzione e promozione della denuncia. Inoltre, intende far monitorare i processi di consegna alla giustizia e di classificare il reato di femminicidio a livello nazionale.
Per ultimo, ma non meno importante, la lotta alla criminalità, in Messico particolarmente sentita, alla luce del noto problema in primis dei Narcos. Ma anche dello sfruttamento della prostituzione e dei piccoli reati. La nuova presidentessa del Messico promette una strategia a lungo termine per scoraggiare il reclutamento dei giovani da parte della criminalità organizzata. Vuole attuare programmi a livello federale come “I giovani si uniscono al quartiere” e “Barrio adentro”.
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