Pertanto, nel marasma generale dei simboli e dei nomi, capita che un politico durante la sua carriera ormai cambi bandiera continuamente. Certo, ci sono quelli che esagerano passando da destra e sinistra e viceversa allegramente. Anche se di simboli e nomi politici ne ha cambiati tanti, non rientra comunque in questa categoria Aniello Formisano detto Nello. Essendo rimasto tutto sommato sempre nell’area di Centro-sinistra. Ma di compagni di viaggio ne ha avuti così tanti e sempre in macchine diverse, che possiamo definirlo affettuosamente il Taxi Driver del Centro-sinistra. Ecco tutti i partiti che ha cambiato.
Nello Formisano: dal Pci all’Idv passando per la Margherita
A porre sotto i riflettori la sua storia politica alquanto colorita (nel senso di simboli) è stata un’intervista de Il Corriere del Mezzogiorno. Nel corso della stessa, l’onorevole Nello Formisano ci tiene a precisare:
«Guardi, io non sono un collezionista di partiti. Sono un collezionista di centrosinistra, perché non ho mai cambiato schieramento. I partiti sono un mezzo, non un fine».
Su Wikipedia, si legge che Nello Formisano è nato a Torre del Greco il 10 giugno 1954, ed è Laureato in giurisprudenza. Avvocato, già mandatario SIAE, senatore dal 2001 al 2008, attualmente è deputato del gruppo Civici e Innovatori. Anzi no. Il dizionario online non ha aggiornato l’ultimo passaggio di Formisano: nel neonato gruppo Movimento democratici e progressisti di Bersani e D’Alema, rottamati definitivamente dal Pd a trazione renzista. Per lui si tratta comunque di un ritorno a sinistra, dato che ha iniziato col Pci. Per poi aderire a Pds e Ds. Da cui è uscito dopo un litigio con Bassolino a Napoli. Così inizia la sua odissea nello spazio di centro-sinistra: Margherita, Alleanza democratica con Willer Bordon, Unione democratica e diversi anni con Italia dei Valori.
Nello Formisano: la rottura con l’Idv e le varie sigle
Poi, assieme a Donadi, fuoriesce dal partito di Di Pietro per la nuova linea politica filo-grillina che il suo fondatore gli ha imposto nel 2012. E così fonda il movimento “Diritti e Libertà”, che poi confluisce nel Centro Democratico fondato da Bruno Tabacci. A sua volta in rotta con l’Udc di Casini. Con la sigla Centro Democratico viene eletto deputato nel 2013, ma dopo un anno ritorna al suo vecchio amore: l’Italia dei valori. Il quale però dura un paio di anni, giacché l’Idv ha deciso di sostenere la ricandidatura di Luigi de Magistris a Sindaco di Napoli. Così il 7 giugno 2016 costituisce con i deputati Marco di Lello e Raffaele di Gioia la componente del Gruppo Misto Movimento PPA-Moderati. In seguito a ciò è nominato vicepresidente del Gruppo Misto in rappresentanza della componente. In seguito allo scioglimento della componente, rimane nel gruppo misto e il 9 febbraio 2017 aderisce al gruppo Civici e Innovatori. Nato da una costola di Scelta civica fondata dal Professor Monti.
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Dopo un paio di mesi Nello Formisano ricambia e aderisce al neonato Movimento Democratici e Progressisti, fondato, tra gli altri, dai rottamati D’Alema e Bersani. Un ritorno da centro a sinistra dopo un ventennio e dove tutto era partito. Quale sarà il prossimo Taxi con cui si muoverà nel Centro-sinistra?
Ahahahahah
Grande Formisano!