L’istituzione di un Reddito di cittadinanza pone l’Italia in linea con gli altri paesi dell’Ue. Tranne la Grecia che non ha uno strumento simile e la Finlandia che vi ha di recente rinunciato per gli scarsi risultati ottenuti.
Il Reddito di cittadinanza viene presentato come la misura che avrebbe smosso il mercato del lavoro, aiutato i giovani disoccupati a trovarne uno e reso più efficienti le Agenzie di lavoro interinale. Mentre Salvini lo ha ironicamente definito “reddito di divananza”, in quanto porterebbe i giovani ad avere un reddito continuando a non lavorare. Anzi, disincentivando la ricerca.
Tuttavia, entrato a regime, il Reddito di cittadinanza ha mostrato i suoi limiti. Soprattutto proprio nel suo ruolo di stimolo al mercato del lavoro. Di fatti, in tanti hanno percepito cifre irrisorie, come 400, 200 e perfino al di sotto dei 100 euro. Qualcuno ha ricevuto perfino solo 40 euro.
Alla luce di ciò, gli unici che sembrano davvero guadagnarci da questa misura sono i Navigator. Anche loro disoccupati. Basta guardare le cifre che [sta_anchor id=”navigator”]prenderanno[/sta_anchor].
Reddito di cittadinanza come funziona
Il motivo è presto detto: l’importo spettante si calcola in base all’Isee dell’intero nucleo familiare. Quindi, va a colmare l’importo mancante al raggiungimento dei 780 euro. La soglia sotto la quale si viene considerati in uno stato di povertà.
Ecco perché le domande sono state inferiori alle attese e non c’è stato l’affollamento iniziale ai Caf che ci si aspettava. In molti, infatti, si sono fatti i propri bei conti. E hanno probabilmente preferito continuare a lavorare in nero. Anche perché, almeno stando a quanto si dice sulla carta, se si viene beccati si rischia perfino il carcere.
Probabilmente, questa delusione nei confronti dei Cinquestelle sarà riversata alle prossime elezioni. E i sondaggi che li danno in calo, quasi al pari col Pd (molti voti pare andranno a Salvini) sono già un indicatore di questo.
Se si voleva davvero dare un reddito a un giovane, con tanto di offerte di lavoro, bisognava prendere in considerazione solo il suo status. E non tutta la condizione economica familiare.
Anche se ha una casa di proprietà e un genitore con una pensione intorno ai mille euro, un giovane non può essere escluso dalla misura. Altrimenti si continua a perseguire la politica del Breadwinner, ossia si concentrano le misure sui genitori e non si permette ai figli di prendere una propria strada. Come avviene invece nel Nord Europa.
A questo punto, bastava potenziare la misura che già c’era, voluta dal Pd. O, implementare la defiscalizzazione del mercato del lavoro in favore di chi assume. Mentre così appare evidente che il M5S è voluto passare alla storia per il partito che al governo ha inserito nelle politiche sociali il tanto discusso Reddito di cittadinanza.
Una parolina magica che è valsa il 32% alle ultime politiche. Un po’ come gli 80 euro di Renzi in vista delle europee, misura che valse il 41%. Poi sappiamo tutti come è andata a finire per lui e il Pd. Al M5S può accadere il contrario: boom alle politiche e flop alle europee.
Navigator quanto guadagna
Come riporta Money, nel bando di concorso per navigator, scaduto lo scorso mercoledì 8 maggio, la RAL (Retribuzione annua lorda) è di 27.338,76€ l’anno, che suddivisa per tredici mensilità corrisponde ad un guadagno mensile di circa 2.100€ al mese.
Si tratta però di un importo lordo, dal quale quindi bisogna togliere le tasse, quali Irpef e addizionali regionali e comunali. Quindi lo stipendio netto dipende da Regione e Provincia di impiego, ma in media stiamo intorno ad una retribuzione annua di 19.360€, che diviso per tredici mensilità (visto che bisogna comprendere la tredicesima) corrisponde ad uno stipendio di circa 1.500€ netti.
Al compenso tabellare, però bisogna aggiungere un forfettario che Anpal Servizi riconosce ai navigator a titolo di rimborso forfettario delle spese per l’espletamento dell’incarico, come ad esempio per il viaggio, il vitto e l’alloggio.
L’importo del compenso forfettario è di 300,00€ lordi al mese; aggiungendo questo compenso allo stipendio mensile, si arriva ad un netto di circa 1.700€, come tra l’altro si vociferava prima dell’uscita del bando di concorso.
Si tratta comunque di un contratto di quasi 2 anni, quindi a tempo determinato. Avrà durata fino al 30 aprile 2021.
Questo non significa però che terminati i due anni di lavoro i laureati torneranno ad essere disoccupati: l’intenzione del Governo, come più volte sottolineato da Di Maio, infatti, è di stabilizzare la maggior parte dei navigator. Per farlo sarà prevista una nuova procedura concorsuale riservata a coloro che già svolgono questa professione.
Navigator quante domande arrivate
I Navigator sono quindi dei laureati disoccupati. E se inizialmente si era parlato anche della presa in considerazione di una esperienza pregressa nelle agenzie interinali o comunque in un ruolo di orientatore al lavoro, invece si è deciso per una prova selettiva scritta. Che verterà su argomenti attinenti al ruolo che si andrà a svolgere, più gli immancabili, quanto ingiustificati, test psico-attitudinali.
Non è dunque un caso che il numero di candidati sia elevato. Come riporta Il Messaggero, che cita i dati resi noti dall’Anpal, sono quasi 80mila, per la precisione 78.788 i candidati per i 3mila posti da navigator alla scadenza dell’avviso.
A guidare la classifica regionale la Campania, con 13.001 candidati, subito davanti alla Sicilia (11.886) e Lazio (9.304). “Mi auguro che entro la fine di giugno i navigator potranno essere operativi e avviati alla formazione”, sottolinea il Presidente dell’Anpal, Mimmo Parisi.
A quanto pare però, tra selezione ed estate in mezzo, dovrebbero esserlo a settembre.
Guardando le città dove si registrano più candidati c’è Roma con 7.092, seguita da Napoli (6.812), Palermo con 3.503, Catania dove i candidati sono 2.758 e Salerno, con 2.457.
Grande adesione al Centro-Sud, dunque. E anche questa non è una sorpresa, considerando l’alto numero di laureati disoccupati presenti nel Meridione. Disoccupati che dovranno aiutare altri disoccupati a trovare lavoro. Per carità, giusto che sia data una occasione di lavoro a quanti, malgrado il titolo di studi, non hanno occupazione. Ma un minimo di criterio selettivo in più era d’uopo. Inoltre, non era meglio rafforzare la figura delle agenzie interinali?
Insomma, finiti gli entusiasmi iniziali, si sta capendo cosa sia realmente il Reddito di cittadinanza. E come dietro il clamore poi ci sia ben altro.
Navigator posti disponibili
Circuitolavoro rende noti i posti disponibili ripartiti per provincia:
Sono precisamente 2980 in tal modo ripartiti:
ABRUZZO TOT. 54
CHIETI 15
L’AQUILA 14
PESCARA 14
TERAMO 11
BASILICATA TOT. 31
MATERA 12
POTENZA 19
CALABRIA TOT. 170
CATANZARO 30
COSENZA 60
CROTONE 21
REGGIO CALABRIA 47
VIBO VALENTIA 12
CAMPANIA TOT. 471
AVELLINO 24
BENEVENTO 16
CASERTA 80
NAPOLI 274
SALERNO 77
EMILIA ROMAGNA TOT. 165
BOLOGNA 40
FERRARA 13
FORLI`‐CESENA 14
MODENA 25
PARMA 18
PIACENZA 10
RAVENNA 14
REGGIO EMILIA 18
RIMINI 13
FRIULI VENEZIA GIULIA TOT. 46
GORIZIA 6
PORDENONE 9
TRIESTE 10
UDINE 21
LAZIO
TOT. 273
FROSINONE 21
LATINA 30
RIETI 12
ROMA 195
VITERBO 15
LIGURIA TOT. 66
GENOVA 39
IMPERIA 9
LA SPEZIA 8
SAVONA 10
LOMBARDIA TOT. 329
BERGAMO 38
BRESCIA 50
COMO 18
CREMONA 16
LECCO 12
LODI 12
MANTOVA 20
MILANO 76
MONZA BRIANZA 27
PAVIA 22
SONDRIO 10
VARESE 28
MARCHE TOT. 55
ANCONA 17
ASCOLI PICENO 8
FERMO 6
MACERATA 11
PESARO‐URBINO 13
MOLISE TOT. 13
CAMPOBASSO 10
ISERNIA 3
PIEMONTE TOT. 176
ALESSANDRIA 16
ASTI 8
BIELLA 6
CUNEO 16
NOVARA 12
TORINO 107
VERBANO‐CUSIO‐OSSOLA 4
VERCELLI 7
PUGLIA TOT. 248
BARI 78
BARLETTA‐ANDRIA‐TRANI 28
BRINDISI 21
FOGGIA 41
LECCE 45
TARANTO 35
SARDEGNA TOT. 121
CAGLIARI 41
NUORO 12
ORISTANO 12
SASSARI 25
SUD SARDEGNA 31
SICILIA TOT. 429
AGRIGENTO 35
CALTANISSETTA 24
CATANIA 100
ENNA 13
MESSINA 45
PALERMO 125
RAGUSA 21
SIRACUSA 31
TRAPANI 35
TOSCANA TOT. 152
AREZZO 12
FIRENZE 40
GROSSETO 9
LIVORNO 16
LUCCA 16
MASSA‐CARRARA 10
PISA 18
PISTOIA 13
PRATO 9
SIENA 9
UMBRIA TOT. 33
PERUGIA 24
TERNI 9
VAL D’AOSTA TOT. 6
AOSTA 6
VENETO TOT. 142
BELLUNO 4
PADOVA 25
ROVIGO 9
TREVISO 22
VENEZIA 27
VERONA 32
VICENZA 23
Reddito di cittadinanza, in 100mila non lo vogliono
Come riporta Il Giornale,i tecnici dell’Inps non avevano neppure previsto una procedura di rinuncia all’assegno e, adesso, si vedono costretti a correggere il tiro. Stando alle informazioni che arrivano dai Caf, infatti, nelle ultime settimane, su 750mila richiesta accolte, quelle in bilico sarebbero più di 100mila.
Il perché del fenomeno sarebbe da ascrivere agli importi erogati. Come spiega Il Sole 24 Ore, per 35mila beneficiari gli importi mensili si aggirano tra i 40 e i 50 euro, per oltre 11mila tra i 50 e i 75, in quasi 20mila ricevono tra i 75 e i 100 euro mensili, mentre per 40mila beneficiari il versamento non arriva a 200 euro. Insomma, cifre irrisorie e distanti dai 780 euro promessi dai grillini.
A questo poi si sommano obblighi e controlli protratti nel tempo, uniti al rischio di esser punti con la reclusione da due a sei anni in caso di dichiarazioni false o omissive.