Sebbene i media mainstream li facciano passare come un fenomeno grottesco, ignorante e marginale, il fronte di quanti non vogliono sottoporsi ai vaccini contro il Covid-19 è molto ampio. E diffuso anche tra i medici.
Anche tra le aziende non mancano quelle non allineate, disposte ad andare contro corrente malgrado il fatto che il periodo economico sia quello che sia. E non lascia troppi margini di indipendenza e coraggio.
Un esempio è NaturaSì, che ha deciso di accollarsi i tamponi per i dipendenti che abbiano deciso di non vaccinarsi. I quali rischierebbero la sospensione dello stipendio a partire dal prossimo 15 ottobre, come prevedono le nuove disposizioni qui esposte.
Vediamo l’iniziativa di NaturaSi sui tamponi pagati ai dipendenti e il bellissimo discorso del direttore.
NaturaSì chi è
Conosciamo meglio chi è NaturaSì. Come riporta La Stampa, si tratta un’azienda fondata a Verona nel 1992 attiva nel settore dei prodotti biologici. Vanta circa 1650 dipendenti, oltre a 300 negozi fisici sparsi su tutto il territorio nazionale.
Questo è il sito ufficiale, dove è possibile conoscere meglio le iniziative della società, acquistare i prodotti online, sapere dove si trovano i negozi fisici, ecc.
Su LaRepubblica viene riportato l’attuale Presidente è Fabio Brescacin, pioniere del “bio” con il primo negozio aperto a Conegliano nel 1985.
Il Gruppo EcorNaturaSì è nato nel 2009 dalla fusione di Ecor, il maggior distributore all’ingrosso di prodotti biologici e biodinamici, e NaturaSì, il brand dei supermercati bio.
Il discorso di Naturasì sui tamponi gratuiti ai dipendenti non vaccinati
Brescacin ha inviato una lunga lettera ai dipendenti che lavorano all’interno del gruppo con sede a San Vendemiano (Treviso) destinatari dell’iniziativa. Ecco i passaggi principali.
Provvederemo a contribuire al costo dei tamponi richiesti dalla legge (…) Di una cosa siamo certi, la libertà individuale
Non vogliamo come azienda prendere posizione in questa Babilonia di voci assordanti e contraddittorie, ora è molto difficile distinguere la verità dalla menzogna, la realtà dalla semplice opinione
Cerchiamo di difendere la libertà individuale – insiste Brescacin – con tutte le nostre forze, per non entrare nel meccanismo di lotta e divisione tra le persone che questa situazione sta innescando
Siamo in un’epoca in cui ogni persona ha la possibilità ed il dovere di decidere della propria vita e della propria responsabilità nei confronti di se stesso, della natura e della comunità umana”, scrive ancora Brescacin. “Abbiamo deciso, nel rispetto della libertà di ognuno, e per evitare discriminazioni nell’ambito del lavoro, di permettere a tutti di svolgere regolarmente i propri compiti in azienda. Il presidente raccomanda: “In azienda discrezione e rispetto per qualsiasi scelta ogni persona in libertà si senta di fare, e vorremmo fosse impegno di ognuno: evitare di entrare in un meccanismo di giudizio, discriminazione, tanto più di lotta, che è uno dei problemi maggiori che sta innescando questo virus nei rapporti tra le persone
L’azienda valuterà congiuntamente con i responsabili dei punti vendita l’attuazione degli strumenti più adeguati a garantire, nella massima sicurezza, l’accesso al lavoro nei negozi NaturaSì, rispettando e tutelando sia le scelte dei lavoratori che quelle dei clienti, appoggiandosi per i test ai centri autorizzati
L’iniziativa ricade in una regione, il Veneto, dove il tema Green Pass è molto sentito. Il Governatore Luca Zaia è fortemente a favore, così come il Presidente di Confindustria Enrico Carraro. Ma c’è anche il fronte caldo di Electrolux, dove sono in corso scioperi a singhiozzo per l’introduzione del Green pass nella mensa.