Le elezioni amministrative concluse domenica scorsa hanno sancito un dato ormai atavico: la democrazia in Italia sta morendo. Sempre meno italiani si recano alle urne, in diverse città gli elettori che lo hanno fatto hanno superato a malapena il 30%. Un dato che potrebbe essere ancora peggiore se non esistessero i Cinquestelle, il cui Movimento spinge tanti italiani disgustati dalla politica ancora a recarsi alle urne. A Napoli, la città che più mi sta a cuore, a votare ci è andato poco più del 35% degli aventi diritto al voto. Un dato deprimente. E qui a limitare i danni dell’astensionismo ci ha pensato Luigi de Magistris, outsider riconfermato Sindaco della città.
De Magistris sconfigge Lettieri per la seconda volta
De Magistris ha ripetuto il successo di cinque anni fa sempre contro l’imprenditore Gianni Lettieri, candidato del centrodestra. Il quale, nonostante promesse assurde che hanno quasi superato il milione di posti di lavoro in più promessi nel ’94 dal capo del partito da cui proviene, Silvio Berlusconi, non ha migliorato la propria performance elettorale. Aveva promesso sussidi per gli over 50, nuovi posti di lavoro, forze dell’ordine in più da lui gestite manco fosse il Sindaco di New York o la guardia nazionale. Il Pd al ballottaggio non ci è nemmeno arrivato, logorato dalle solite lotte intestine e dalla scarsità del candidato. Stessi problemi cui neppure le tante visite di Renzi a Napoli hanno mitigato. Ancora peggio il Movimento cinque stelle, il cui candidato brianzolo non è riuscito a rosicare voti all’ex Pm.
Con de Magistris Napoli risollevata
In questo quadro desolante, i napoletani hanno preferito confermare Luigi de Magistris. E non solo come ripiego o meno peggio. In questi anni Napoli ha conosciuto una nuova luce, allontanandosi dal buio cui l’asse Bassolino-Iervolino l’aveva lasciata nel 2011. Certo, la città ha ancora tanti problemi: povertà, disoccupazione, micro e macro criminalità. Ma quelli non li risolve un Sindaco. Invece, sono aumentati i turisti, sono arrivati tanti grandi eventi sportivi che hanno dato alla città una nuova veste agli occhi del mondo, il bilancio è stato rimesso a posto nonostante gli sgambetti e i tagli da Roma, tanti gli eventi culturali organizzati durante tutto l’anno e non solo nei weekend estivi se andava bene. Ancora, Napoli con de Magistris è diventata una città all’avanguardia sui diritti civili. E’ stato celebrato il primo matrimonio tra due donne; è stata data la cittadinanza onoraria a personaggi che combattono per la propria terra (come il curdo Ocalan); la città si è posta in prima linea contro la guerra tra Israele e Palestina. Tante poi le iniziative in favore delle donne e dell’infanzia.
Tanti ancora i problemi da risolvere per de Magistris
Certo, il degrado è ancora tangibile in molti punti della città e problemi attanagliano ancora la viabilità, compresi i fastidiosi ed invadenti parcheggiatori abusivi. Contro cui il Comune non ha agito forse volutamente, pensando al fatto che quelle persone si dedicherebbero in alternativa ad altre attività pure peggiori. Paradossale però che siano state messe le strisce blu, anche a due euro l’ora. Le periferie soffrono ancora, e si parla solo di Scampia. Mentre a Ponticelli, Fuorigrotta, Pianura, nonché in pieno centro come a Forcella, la guerra di Camorra miete vittime quasi quotidianamente. I problemi sono ancora tanti e si spera che de Magistris nei prossimi cinque anni riesca a mitigarli, anche solo in parte.