La politica di Aurelio De Laurentiis è sempre stata chiara. Poche pazzie di mercato e puntare soprattutto su giovani e stranieri da valorizzare e magari poi vendere ad un prezzo quadruplicato. Il tutto, scegliendo appositamente allenatori che si contentavano ed aziendalisti.
L’importante, per il produttore cinematografico, è in fondo andare in Champions league. Così da avere i conti sempre in ordine, perché il Napoli di grossi introiti non ne ha. Certo, De Laurentiis non ha mai puntato a valorizzare il brand della società all’estero, magari puntando sul fatto che i partenopei vantino la militanza del giocatore più forte di sempre. Né ha mai cercato altre forme di introiti, come un Museo o altre iniziative simili.
Peraltro, la società non ha beni immobili, né un settore giovanile adeguato. Come se il Presidente ciociaro vivesse sempre con un piede dentro ed uno fuori.
L’opinione dei tifosi nei suoi confronti si è sempre divisa, tra chi lo sostiene, ricordando quanto sia successo all’ombra del Vesuvio nel periodo buio che va dalla seconda metà anni ‘90 alla prima metà anni 2000. E chi invece lo critica per il fatto che non “caccia i soldi”.
Quest’anno però i denigratori aumentano, data la deludente posizione in classifica. L’arrivo di Carlo Ancelotti aveva alimentato nuove speranze, magari una più concreta lotta scudetto e una maggiore competitività in Champions league.
Ed invece, le cose sono andate pure peggio. In Campionato il Napoli risulta settimo con 19 punti. Mentre nella massima competizione europea, le cose vanno meglio, piazzato com’è alle spalle del colosso Liverpool (peraltro battuto in casa) e tenendo il Salisburgo a debita distanza. Ma la qualificazione non è ancora matematica.
Ora la squadra è nel caos, soprattutto dopo l’imbarazzante caso del ritiro al quale si sono opposti alcuni giocatori. Con Lorenzo Insigne – già non in buonissimi rapporti con società, allenatore e tifosi – che pare essere stato il capo rivolta. Del resto, da un paio di anni ha come Procuratore un certo Mino Raiola. E quando scegli lui come rappresentante, allora hai già dichiarato guerra alla società nella quale militi.
E adesso, si fanno già dei nomi eccellenti dati in partenza. In particolare, quattro. Vediamo chi [sta_anchor id=”napoli”]sono[/sta_anchor].
Napoli chi va via
Chi andrà via dal Napoli? Leggendo qua e là quanto riportano i media – tra ben informati e immancabili speculatori – i due nomi più a rischio sarebbero quelli di Dries Mertens (nuovamente dato all’Inter, ma nelle ultime ore è stato accostato anche a Roma, Milan e perfino Juventus) e José Maria Callejon. Che però, rispetto al belga, dovrebbe raggiungere Hamsik in Cina, direzione Dalian Yifang, dove ritroverebbe l’ex tecnico che lo ha voluto al Napoli, Rafa Benitez.
Entrambi gli attaccanti sono in scadenza di contratto a fine stagione e, al momento, i vertici societari non sembrano intenzionati a rinnovarli.
Lorenzo Insigne già da tempo vive un certo malessere, contestato dai tifosi e messo in una posizione non gradita da Ancelotti. Infatti, pare che di fronte ad un’offerta che superi i 40 milioni di euro, il capitano azzurro potrebbe anche lasciare il Napoli.
Un altro nome probabile partente è quello di Allan. Che il mercato aveva dato di recente vicino al Paris Saint Germain, addirittura per una cifra di 120 milioni di euro. Del resto, il centrocampista brasiliano era stato autore di una straordinaria stagione con Maurizio Sarri, mentre da due stagioni è in calo di rendimento. Si è parlato addirittura di un diverbio fisico con il figlio di De Laurentiis, Edoardo. Poi smentito, ma i dubbi restano.
Il quinto nome è però il più eccellente: quello di Kalidou Koulibaly. Quest’anno nuovamente tornato ai livelli di qualche anno fa, quando l’indecisione e la veemenza lo portava a commettere errori banali. E’ stato perfino inserito nella Top 50 per il Pallone d’oro, ma la sua valutazione inizia a sgonfiarsi. Il che potrebbe indurre ADL a venderlo prima che scenda troppo.
Ancelotti resta al Napoli?
Infine, c’è Carlo Ancelotti. Il cui destino sembra legato principalmente alla qualificazione in Champions league. Quindi, si dovrà attendere inizio dicembre per capire se resti o meno. Tuttavia, la sua figura ne sta uscendo molto svalorizzata e non si escludono dimissioni in caso di ulteriori peggioramenti della situazione.
Del resto, l’ormai ex Re Carlo potrebbe ancora trovare collocazione in qualche Big, data la reputazione di cui gode in giro per l’Europa.
Mogli calciatori Napoli in fuga
Ma la fuga in casa Napoli non riguarda solo i calciatori, bensì anche le loro mogli. Venerdì, dopo il furto subito in casa, la moglie di Allan ha deciso di trasferirsi in alberto con i due figli. Anche perché è al settimo mese di gravidanza. E starebbe pensando di tornare in Brasile per farlo nascere lì.
La moglie di Zielinski domenica ha invece subito il furto di stereo e navigatore della sua smart nei pressi di Varcaturo. E così, colta da paura, ha deciso di raggiungere il marito in Polonia, dove si trova per l’impegno in Nazionale.
La moglie di Insigne è tornata a Frattamaggiore dai genitori. Cosa che però fa sempre ogni volta che il marito Lorenzo è impegnato con la Nazionale. Sebbene questa volta abbia avuto un motivo in più, alla luce di quanto sta accadendo.
Koulibaly, invece, ha pensato di proteggere casa con un servizio di vigilanza 24 ore su 24.
Dietro questi episodi potrebbe esserci una possibile regia della frangia del tifo più estremo per colpire i giocatori autori dell’ammutinamento di martedì scorso. Il che potrebbe spingere alcuni di loro ad andarsene prima della scadenza naturale del contratto.