Ripercorriamo in breve le origini di Nadia Cassini, i film più celebri, il declino e com’è morta,
Nadia Cassini – all’anagrafe Gianna Lou Müller – ci ha lasciati il 18 marzo 2025. Icona dei film erotici anni 70 primi anni 80, ebbe come tante attrici dell’epoca una vita privata turbolenta, ma anche un veloce declino fisico, psichico e professionale.
Di seguito ripercorriamo la sua biografia.
Le origini e gli esordi di Nadia Cassini
Nadia Cassini nasce come Gianna Lou Müller il 2 gennaio 1949, a Woodstock da padre statunitense di origini tedesche, Harrison Müller, e da madre statunitense di origini italiane, Patricia Noto. Il nonno materno, infatti, era siciliano. I genitori la concepirono in tournée, essendo ballerini ed attori teatrali. Di Woodstock, diventato un simbolo della ribellione per il famoso maxi concerto tenutosi negli anni ’60, prenderà anch’ella lo spirito ribelle.
Ribelle fin da bambina, lascio presto il nido familiare giovanissima, cercando mantenersi da sola, contando su un aspetto fisico molto attraente. Lavorò di fatti come cantante di night club, ballerina di fila, fotomodella e indossatrice. In tale periodo fu anche amante dello scrittore belga Georges Simenon, che aveva 46 anni più di lei. Nel 1968 sposò invece il conte statunitense di origini italiane e russe Igor Cassini Loiewski, giornalista e fratello dello stilista Oleg.
L’approdo al Cinema avviene quando seguì il marito Roma, poiché quest’ultimo doveva aprire e gestire una filiale romana della casa di moda del fratello. Dopo alcuni provini, nel 1970 inizia ad ottenere i primi ruoli cinematografici. Arriveranno così Il divorzio di Romolo Guerrieri, mentre il regista Piero Vivarelli la sceglie come protagonista del film erotico Il dio serpente, che riscosse un enorme successo nelle sale cinematografiche, divenendo poi un cult movie, grazie alla fotografia di Benito Frattari, ma soprattutto alla colonna sonora di Augusto Martelli, di spessore internazionale.
Nel 1971 arriva però anche il divorzio dal marito negli Stati Uniti quindi si trasferì prima in Grecia poi a Londra con l’attore greco Yorgo Voyagis, dal quale ebbe una figlia e con il quale dopo si sposò. Dal quale però si separerà nel 1988, concedendogli in affido la loro figlia Cassandra.
Tornò poi in Italia nel 1975 per proseguire la sua carriera cinematografica.
Il successo nelle commedie sexy
Nel 1979 ebbe il primo ruolo da protagonista nel filone comico-erotico L’insegnante balla… con tutta la classe, al quale seguirono poi altri dello stesso genere, come L’infermiera nella corsia dei militari del 1979 e La dottoressa ci sta col colonnello del 1980. I film tra il 1979 e il 1982 saranno in tutto sei, ma basteranno per renderla una icona del genere. Forse la più amata e riconosciuta, insieme alla Fenech. Indimenticabili i siparietti con Lino Banfi. La sua carriera cinematografica si conclude però qui.
Tra il 1977 e il 1985 lavorerà anche per la televisione. Ma una serie di motivi, tra i quali soprattutto la difficoltà a esprimersi bene in italiano (del resto nei film veniva quasi sempre doppiata), ma anche un carattere piuttosto irascibile,
bloccarono di fatto la sua carriera televisiva come presentatrice e showgirl, impedendole di raggiungere il pieno successo nel lungo periodo. Parallelamente, inciderà anche dei dischi.
Il declino
Lasciata l’Italia, ella seconda metà anni 80 lavora nella televisione prima in Francia e poi negli Stati Uniti, dove fece definitivamente ritorno.
Dalla fine degli anni 80 sparisce definitivamente dalle scene. Sempre più in crisi personale e professionale, alla fine degli anni 90 subisce un intervento di chirurgia plastica al naso con esito devastante, che comportò ustioni di terzo grado su tutto il viso e l’amputazione di parte del padiglione auricolare destro. Il che la farà sprofondare ulteriormente nella depressione e la porterà ad abusare di droga e alcol.
Riuscì comunque a disintossicarsi nel 2009, grazie al sostegno delle amiche e della figlia, che la fecero ricoverare in una clinica specializzata negli Stati Uniti. Si rivedrà sporadicamente in televisione come ospite per parlare delle sue esperienze personali, tra le quali, purtroppo, anche una vicenda di stalking.
Com’è morta Nadia Cassini
È morta il 18 marzo 2025 a Reggio Calabria all’età di 76 anni dopo una lunga malattia.
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