Morti sul lavoro: la Pandemia di cui si parla poco

Introduzione

Ci sono tante altre Pandemie oltre a quella di cui si parla ormai quotidianamente ogni giorno da quasi due anni. Ci sono, per esempio, la pandemia dei tumori, le pandemie dei suicidi, la pandemia di chi non può permettersi di curarsi e la pandemie dei morti sul lavoro.

Sembrano tutte sparite dai radar dei media mainstream, eppure a ricordarci l’ultima è stato quanto accaduto in queste ore in pieno centro a Roma: un operaio di cinquant’anni è deceduto sul colpo precipitando da un’impalcatura in via Merulana. La trafficata strada che collega la basilica di Santa Maria Maggiore con piazza San Giovanni. Si ipotizza l’ennesima violazione delle norme di sicurezza.

I numeri di questo 2021 parlano di un’altra, ennesima, strage.

Morti sul lavoro 2021

Come riporta Il Fatto quotidiano, pochi giorni fa, all’indomani del crollo della gru che a Torino ha ucciso tre operai, il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro Bruno Giordano aveva diffuso un dato inquietante: nove imprese edili su dieci non sono in regola.

Le statistiche – peraltro ferme ad ottobre, quindi vanno aggiornate alle tragedie consumatesi negli ultimi 2 mesi dell’anno – dicono che i morti sul lavoro nel settore dell’edilizia sono un decimo del totale del 2021: 98 su 1017. Chiudono il triste podio i settori dei trasporti e della logistica.

Come spiega a LaPresse Agostino Calcagno, segretario Feneal Uil (la federazione dei lavoratori edili) del Lazio:

Il dramma di questo settore è che non viene applicato, nel 99% dei casi, il contratto edile. E la mancata applicazione, spiega, fa sì che le ore di formazione sulla sicurezza previste per legge – attualmente 16, ma che a breve saranno aumentate a 32 – non ci siano, così come sono assenti tutte le misure di sicurezza obbligatorie e necessarie

Poi aggiunge

I controlli spettano all’Asl e all’Ispettorato del lavoro, e anche se il governo si è impegnato su questo fronte, i novemila ispettori previsti sono sempre pochi

Conclusioni

Dunque, nel 2021 sono morte oltre mille persone sul posto di lavoro. I governi neoliberisti che si sono susseguiti in Italia – così come un po’ in tutto l’occidente – nell’ultimo trentennio hanno pensato soprattutto a pettinare l’alta finanza e cavalcare l’onda del capitalismo uscito vincitore. Mettendo l’umanità e i suoi diritti ai margini.

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