CAUSATA DALLA SCALATA IN ANTONVENETA E DAI TANTI SOLDI SPRECATI NEGLI ANNI
“Conti perché non sei solo un conto”, diceva nello spot della Monte dei Paschi di Siena un rassicurante e convincente Luciano Pavarotti, intento a far aprire un conto corrente presso la Banca. In fondo era facile abboccare, visto che l’Istituto bancario senese è il piu’ antico al Mondo e dunque garante di serieta’ e competenza. Ma in Italia si sa, quando ci sono in gioco i grandi capitali si finisce sempre per parlare di investimenti poco chiari – chiamati dai media “scalate” quando si tratta di banche che entrano in altre banche – e perfino di Massonerie. Elementi inquietanti che stanno portando allo sfracello pure la Mps, con tanti piccoli risparmiatori a rischio. Perché alla fine sono sempre loro a pagare il prezzo piu’ alto.
LA STORIA DELLA BANCA – La Monte dei Paschi di Siena e’ come detto la piu’ antica Banca del Mondo, fondata nel 1472 come monte di pieta’. Oggi vanta circa 3mila filiali, 33mila dipendenti e 4,5milioni di clienti in Italia, piu’ altre filiali e clienti all’estero. Nel 2007-2008 la banca ha acquisito la Banca Antonveneta dal Grupo Santander per 9 miliardi di euro, diventando cosi’ la terza banca più grande d’Italia dopo UniCredit e Intesa Sanpaolo. Un passo nel buio che sta portando la Banca al collasso finanziario.
LA SCALATA IN ANTONVENETA – Come raccontato da Report domenica scorsa, per acquistare Antonveneta Mps aumenta il capitale di 2,9 miliardi di euro: la banca rimane senza liquidità, compra 1,9 miliardi di Tremonti bond; l’anno scorso il nuovo aumento di capitale per due miliardi di euro, e la fondazione si svena. Ecco i 4,7 miliardi di euro di perdite del 2011. “Il 25% in più rispetto al settore finanziario europeo”, dice Scocca all’inviato della trasmissione della Gabanelli, ex direttore finanziario. Parla ancora Guzzetti, capo delle fondazioni italiane, che racconta dell’acquisto di Antonveneta subito prima della Lehman: “Una sfortuna”, chiosa Guzzetti. Pagata troppo, in confronto al prezzo d’acquisto di Santander.
I SOLDI BRUCIATI – La Banca a Siena viene chiamata il Babbo Monte, poiché è un pozzo senza fondo al quale attingono partiti, lobby, massonerie. Il bilancio 2011 si è chiuso con un passivo di 8,4 miliardi di euro. Uno shock. Mentre all’Università c’è un buco da 200 milioni, con un’inchiesta giudiziaria che coinvolge due rettori. Montepaschi ha dovuto svalutare 3,4 miliardi di svalutazioni sui titoli, contro i 2 miliardi di Unicredit che però è grande quattro volte Mps.
LA “VISITA” DELLA GDF – L’operazione della Guardia di Finanza, in questi giorni, che ha perquisito le case dell’ex presidente Mps Giuseppe Mussari e dell’attuale, Gabriello Mancini è dovuta ha ipotesi di reato tradotto in «manipolazione del mercato e ostacolo alle funzioni delle autorità di vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie all’acquisizione di Banca Antonveneta e ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi ».
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che dire? in attesa di tempi migliori io in Messico o alle Maldive non ci vado 😉 probabilmente bisogna industriarsi e andare nelle spiagge libere anziché neli stabilimenti sempre più costosi (sul perché, confrontare la puntata di Report sulle concessioni praticamente regalate..) e ovviamente in macchina solo dividendo le spese con altre persone, infine scegliendo se si può la stagione medio-basse evitando agosto dove notoriamente ti "pelano"..ciao!