Caso Mondini, se in Rai si punisce a colpi di peti

Introduzione

In Rai si respira una brutta aria. Scherzi a parte, è assurdo quanto accaduto ad una conduttrice di Viale Mazzini, Dania Mondini. Per la quale si è mossa anche la Procura generale e, si spera, si muovano pure Rai e Commissione di Vigilanza.

La Mondini, infatti, sarebbe stata vittima di stalking. Con tentativi non solo di denigrarla e demansionarla, ma anche di punirla costringendola a condividere la stanza con un collega che non riuscirebbe a trattenere flatulenze ed eruttazioni. Ma non solo. L’uomo, che ricorda il geometra Calboni nel terzo film di Fantozzi, avrebbe pure aggredito verbalmente la donna.

La cosa, però, non finisce qui. Anzi, ci sarebbe di peggio. Quel collega così molestatore in più modalità, sarebbe pure collegato alla ‘Ndrangheta.

Dania Mondini, flatulenze e non solo

Come riporta LaRepubblica, Nicola Morra, Presidente della Commissione anti-mafia, sottolinea come l’uomo avrebbe avuto anche rapporti intensi con un boss del calibro di Paolo Romeo. Ritenuto la mente di un sistema fatto di intrecci tra clan e massoneria e condannato in primo grado a 25 anni di carcere.

L’uomo ed un altro collega avrebbero avuto pure rapporti con l’ex governatore calabrese Giuseppe Scopelliti.

L’uomo è ancora in Rai – prosegue il presidente della Commissione antimafia – È giusto che conservi il suo posto? Dovrebbe intanto essere sospeso, fino alla fine della vicenda, a meno che i fatti non siano già noti internamente e non si voglia la ‘ndrangheta nella tv pubblica

Una vicenda che inizia a fare rumore, dunque. Come le flatulenze del dipendente Rai.

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