Mondiali in Qatar saranno i più vergognosi della storia

Mondiali in Qatar saranno i più vergognosi della storia

Il 20 novembre 2022 partiranno i tanto discussi Mondiali in Qatar, con il match inaugurale Qatar-Ecuador. Mondiali che vedranno tra i favoriti Francia e Brasile, ma ai quali non parteciperemo.

I Mondiali in Qatar stravolgeranno il nostro campionato e quello di molti altri paesi, così come le nostre abitudini visto che generalmente si tengono da inizio giugno fino a inizio luglio.

Ecco 5 motivi per cui i Mondiali in Qatar saranno i più vergognosi della storia.

Mondiali in Qatar si terranno in un paese che non rispetta i diritti umani

Partiamo dai diritti umani, di cui tanto si parla ma poi, dinanzi ai petroldollari e agli affari economici, tutti se ne dimenticano. Come riporta Wikipedia, la sharia è la principale fonte legislativa secondo la costituzione del Qatar. Ciò significa che il codice preveda pene come lapidazione, flagellazione e pena di morte, per reati come la blasfemia, l’adulterio, la rapina, l’omicidio, sinanche l’apostasia, ossia cambiare religione (con particolare riferimento a quella islamica).

Le donne non hanno pari diritti e addirittura nei tribunali familiari della Sharia, la loro testimonianza vale la metà di quella di un uomo, ammesso che sia accettata come plausibile. Molte donne che rimangono incinte di un figlio illegittimo vengono incarcerate. Ad onor del vero, c’è il contraltare che le donne godano di un tasso di occupazione del 51% (il più alto del mondo) ed è stato il primo paese ha concedere il diritto al voto tra quelli del Golfo Persico

Il consumo di alcol è solo parzialmente tollerato e punibile con frustate e deportazioni.

Minimi i diritti degli immigrati, spesso trattati come schiavi e in condizioni subumane. Ai turisti viene “consigliato” di non indossare abiti corti e succinti.

L’omosessualità in Qatar è severamente vietata e può essere punita con sette anni di reclusione

Per Ambasciatore dei Mondiali in Qatar: ‘L’omosessualità è una malattia mentale.

Come riporta LaRepubblica, Khalid Salman, 60 anni, ambasciatore del Qatar per i Mondiali, durante un’intervista all’emittente televisiva tedesca Zdf trasmessa l’8 novembre, all’interno di un documentario sul “Qatar segreto” ha così definito l’omosessualità:

Accetteremo tutti coloro che verranno nel nostro Paese – dice Salman, un passato da calciatore – ma loro dovranno accettare le nostre regole. L’omosessualità è haram (ovvero proibita secondo l’Islam, ndr). È una malattia mentale

Oltre 6.500 morti per realizzare strutture per Mondiali in Qatar

Sono oltre 6.500 gli operai morti in 11 anni – una media di 12 a settimana – durante i lavori per la costruzione degli stadi della Coppa del Mondo 2022 in Qatar. Si tratta di una media di 12 decessi a settimana. Lo riporta LaGazzettadellosport che ha citato un articolo-denuncia del Guardian. Il quotidiano britannico ha pubblicato la denuncia della Humanity United, che si è basata su fonti governative.

Il comitato organizzatore di Qatar 2022 si difende dicendo che sono “solo37 i morti tra i lavoratori direttamente legati alla costruzione degli stadi, 34 morti in incidenti “non legati al lavoro”. Quindi poco oltre i 70.

Eppure, secondo la denuncia il grosso della manovalanza sfruttata fino alla morte dal paese mediorientale sarebbero tutti di provenienza dell’Asia meridionale. Quindi da India, Pakistan, Bangladesh, Nepal e Sri Lanka. Paesi notoriamente fonte di manodopera a basso costo per le multinazionali di tutto il mondo.

Le infrastrutture legate ai Mondiali in Qatar sono: 7 nuovi stadi, strade, sistemi di trasporto pubblico, hotel, un aeroporto, nonché una città artificiale come Lusail, che ospiterà 250mila abitanti e sarà la sede della manifestazione.

Chi ha votato per i Mondiali in Qatar è finito arrestato o squalificato

Il Mondiale in Qatar è stato anche spesso accusato di essere frutto di corruzione. In effetti, sempre il Guardian pochi giorni fa ha stilato l’elenco di tutti quelli che hanno votato per l’assegnazione (non per forza in favore del paese mediorientale). E si tratta, guarda caso, di tutte persone finite in manette o squalificate.

L’elenco completo lo potete trovare sul sito de Il Guardian. Ci sono, tra gli altri, Blatter, Platini, Beckenbauer, giusto per citare i nomi più noti. Ma è molto lungo e imbarazzante.

Si parla poi del mega contratto faraonico siglato a David Beckham di 150 milioni di dollari in dieci anni come ambasciatore del Mondiale. Tra i politici presenti, invece, troviamo tanti personaggi accusati per più motivi: Putin, Johnson, Cameron…

Mondiali in Qatar e danni all’ambiente

Infine, anche gli ambientalisti potranno indignarsi per questo mondiale. Sempre il Guardian – che a quanto pare ha dedicato anima e inchiostro su questa kermesse sportiva – punta il dito sul fatto che nel paese non ci sia accesso all’acqua potabile e, per i terreni di gioco degli stadi, che in Qatar rappresentano letteralmente cattedrali nel deserto, c’è bisogno di almeno 10mila litri per l’irrigazione.

Per ovviare al problema, si utilizza la tecnologia della desalinizzazione dell’acqua marina, un procedimento che rende potabile l’acqua del mare. Una pratica però dalle conseguenze ambientali disastrose. Ciò in quanto richiede grandi quantità di combustibili fossili (soprattutto petrolio e gas).

L’Arabia Saudita – altro paese discutibile dal punto di vista dei diritti civili ma che piace tanto agli occidentali, in primi gli americani – è il primo produttore di acqua desalinizzata ed utilizza ogni giorno 300mila barili di greggio per alimentare i suoi impianti. Praticamente un quinto del totale mondiale.

Il Qatar è solo leggermente più indietro ma per i mondiali dovranno essere irrigati 144 campi tra stadi e centri d’allenamento per le nazionali. Senza contare i 425mila metri quadrati di erba di riserva (all’incirca 40 campi di calcio) che sono coltivati in caso di emergenza a Nord di Doha e il cui consumo di acqua è ignoto.

Mondiale a parte, il Qatar punta ad incrementare la propria capacità di desalinizzazione del 37% entro il 2027. E a rischio è l’intero ecosistema marino del Golfo, ciò in quanto la desalinizzazione produce un fluido salino di scarto che spesso viene rilasciato nel mare, rendendo l’acqua più calda e tossica perché contiene sostanze chimiche come la clorina, metalli pesanti e agenti antischiuma.

A ciò va aggiunto che gli organismi di dimensioni più ridotte (animali e vegetali), così come le uova di pesce, possono essere aspirati insieme all’acqua marina e destinati a una morte certa. Alterando così il ciclo di vita delle specie marine locali, sia dal punto di vista della riproduzione, sia della catena alimentare che sarà così bruscamente interrotta o decimata.

Conclusioni

Insomma, danni su danni, per un mondiale che andrebbe boicottato per tanti motivi. Peraltro, non sarà neppure facilmente godibile, dato che le gare andranno in onda alle 11, 14, 17 o 20.

Ma dinanzi ai petroldollari, tutto è concesso. Inoltre, parliamo dell’evento sportivo più seguito al mondo e quando l’arbitro dà il fischio d’inizio, diritti, ambiente, corruzione e morti sul lavoro non importano più a nessuno.

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