Missile su ospedale pediatrico è ucraino? Quella vicinanza che desta sospetti

Missile su ospedale pediatrico è ucraino? Quella vicinanza che desta sospetti

Se abbiamo imparato qualcosa da questi 2 anni e mezzo di guerra in Ucraina è che spesso eventi tragici siano stati attribuiti alla responsabilità russa.

Nelle ultime ore la Russia ha lanciato svariati missili su Kiev, Dnipro, Kryvyi Rih, Slovyansk e Kramatorsk, provocando, secondo le fonti ucraine, oltre 30 morti. Mosca ha lanciato missili ipersonici Kinzhal, una delle armi russe più avanzate, caratterizzate da una velocità 10 volte superiore a quella del suono. Il che li rende quasi intercettabili.

Tra i bersagli che i media occidentali hanno mostrato come prima notizia in chiave anti-russa, l’ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev. Ancora oggi si scava per recuperare sopravvissuti e cadaveri.

La Russia però si difende affermando che si tratti di un missile lanciato dallo stesso regime ucraino e che la tragedia venga usata per rafforzare la posizione anti-russa dei cittadini europei, sempre più messa in discussione da un logoramento che dura ormai da anni e avallare così più facilmente l’invio di ulteriori armi e soldi.

Del resto, il voto Ue prima e quello francese poi, sono segnali inequivocabili che l’elettorato vuole una revisione della politica estera dei propri governanti.

Tuttavia, se abbiamo imparato qualcosa da questi 2 anni e mezzo di guerra in Ucraina – o almeno, avremmo dovuto – è che spesso eventi tragici siano stati attribuiti alla responsabilità russa. Quando poi le controprove hanno dato altro esito. Del resto, la propaganda mediatica fa parte in tutto e per tutto delle guerre. Ma oggi grazie al web è più facile smascherare storytellings che prima ci venivano confezionate da giornali, radio e tv senza possibilità di contro-prove.

Missile su ospedale pediatrico è ucraino?

Come riporta Izvestijia, il segretario stampa del presidente della Russia Dmitry Peskov non ha dubbi: il missile sull’ospedale pediatrico di Kiev è ucraino. Ribadendo che le forze armate (AF) della Federazione Russa non colpiscono obiettivi civili in Ucraina.

Sempre oggi, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che il colpo del razzo del sistema di difesa aerea occidentale NASAMS su un ospedale pediatrico a Kiev sia un fatto confermato.

Ma c’è un elemento molto interessante che la Zakharova aggiunge: l’impianto “Artem” (dove sono prodotti armi e munizioni) si trova proprio vicino all’ospedale, e a pochi passi c’è un complesso di edifici del Ministero della Difesa ucraino e magazzini delle forze armate dell’Ucraina (AFU).

Ciò induce a trarre due possibili conclusioni alternative a quanto ci propina la propaganda ucraina e occidentale:

  • il missile potrebbe essere partito da uno di questi stabilimenti o magazzini;
  • il missile cade letteralmente come il cacio sui maccheroni prima del vertice Nato a Washington per i 75 anni di vita dell’organismo sovranazionale. Nel corso del quale, guarda caso, si è ribadita la necessità di armare ulteriormente l’Ucraina;
  • volendo anche avvalorare la tesi che il missile fosse russo, è da criminali realizzare degli stabilimenti di produzione bellica nei pressi di un ospedale pediatrico. Lo scopo, probabilmente, è quello di creare un deterrente per i nemici ad attaccarli. Ma ciò nel pieno svolgimento di una guerra può comunque succedere, con tutte le conseguenze drammatiche del caso.

A prescindere dalle responsabilità, a pagare le conseguenze sono sempre e solo i civili.

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Pubblicato da Carlo Brigante

Mi definisco un "ribelle" del web

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