Metaverso: pubblicità contiene un imbarazzante errore storico

Metaverso: pubblicità contiene un imbarazzante errore storico

Il Metaverso è una realtà con cui faremo sempre più i conti e che entrerà in tante sfere della nostra vita. Dalle uscite con gli amici alle riunioni coi colleghi fino ai videogame. Anche in ambito accademico si sta utilizzando il Metaverso, come dimostra questo progetto.

Non ci sarà dunque più una netta distinzione tra reale e virtuale, come avvenuto fino a poco tempo fa. Il metaverso porta il reale nel virtuale e viceversa. In una sorta di gioco di ruolo infinito che si fonde e ci confonde.

Meta, la società di Mark Zuckerberg che vuole puntare forte su questa nuova modalità di vivere, ha lanciato un video pubblicitario ormai da alcuni mesi. Che però ha un aspetto inquietante: dimostra come anche i sogni dei ragazzi saranno monopolizzati per fini di lucro, visto che il Metaverso entrerà anche in essi.

Ma non solo. La pubblicità di Meta ha anche un clamoroso errore storico, come rivela Bruno Ballardini, Esperto di comunicazione strategica e saggista.

L’errore storico nella pubblicità di Meta sul Metaverso

Come sottolinea Ballardini sul proprio blog su Il Fatto quotidiano, nel video, tra le altre cose, si vede un gruppo di liceali che entra nel Metaverso e si ritrova nell’antica Roma mentre lo speaker commenta con orgoglio:

Questi studenti non si trovano realmente nel 32 avanti Cristo, ma potranno osservare Marco Antonio mentre dibatte nell’antica Roma

E qui casca l’asino, virtuale o no che sia: nel 32 a.C. il Senato romano dichiarò guerra a Cleopatra e Antonio si spostò con la regina a Patrasso dall’Egitto. Dove risiedeva da anni per stabilire il suo quartiere generale e prepararsi ad affrontare la flotta di Ottaviano.

Ciò è contenuto in vari scritti, come quelli di Plutarco e Svetonio. Oltretutto, dopo la terribile sconfitta di Azio, Marco Antonio tornò subito in Egitto dove morì sucida nel 30 a. C. per sottrarsi alla cattura da parte delle truppe di Ottaviano.

Cosa significa tutto questo? Se gli studenti fossero davvero teletrasportati a Roma nel 32 a.C. e cercassero Marco Antonio, non solo non lo troverebbero, ma verrebbero anche arrestati subito come provocatori politici e processati come traditori.

Insomma, il Metaverso mostra tutti i suoi limiti didattici, in questo spot che è un autentico auto-gol. Ma è lo specchio fedele di una società che ha dimenticato cosa sia la cultura generale e l’approfondimento storico. Affossati da challenge su TikTok e da fenomeni virali usa e getta.

Pubblicità Metaverso di Meta

Per quanti non conoscessero la pubblicità di Meta sul Metaverso, la riportiamo di seguito:

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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