È giusto mentire nel Cv riguardo ai periodi di occupazione pregressi?

È giusto mentire nel Cv riguardo ai periodi di occupazione pregressi?

Quando sei alla ricerca di un nuovo lavoro, il tuo Curriculum Vitae, insieme alle tue soft skill, sono i tuoi bigliettini da visita per il recruiter e futuro datore di lavoro, che si baserà soprattutto su quanto scritto sul tuo CV per valutare se chiamarti per un colloquio ed eventualmente assumerti. Ci sono alcune situazioni in cui potresti trovare, ad esempio se è presente un gap di tempo tra un lavoro e un’altro nel tuo curriculum o se è passato tanto tempo dalla tua ultima occupazione, la risorsa umana incaricata di analizzare i curriculum potrebbe prendere negativamente queste informazioni, soprattutto se la causa è un licenziamento.

Potresti quindi pensare di modificare il tuo CV semplicemente allungando le date, per dare la percezione di essere sempre stato costante nel tuo lavoro, omettendo dei licenziamenti ad esempio, ma se si dovesse scoprire questa tua bugia, le conseguenze potrebbero essere serie, soprattutto in termini di fiducia e reputazione.

Come evitare quindi di essere scartati a priori, se si hanno dei periodi di non occupazione all’interno del curriculum? Di seguito proveremo a darti qualche consiglio.

Come capire quando inserire un’esperienza lavorativa nel CV?

Ricordati che, indubbiamente, tutte le esperienze lavorative sono rilevanti per la tua formazione di soft skill, ma, in base al tipo di posizione che cerchi, fai una cernita precisa di cosa inserire nel CV. Ti forniamo una serie di esempi:

  • Se cerchi un lavoro part-time, da svolgere ad esempio mentre studi, sono rilevanti tutte le esperienze lavorative precedenti, che siano il dare ripetizioni, il babysitteraggio o l’aiuto cameriere. Queste esperienze infatti, dimostreranno all’eventuale recruiter che sei una persona che riesce a gestire il suo tempo, seria e volenterosa.
  • Se sei alla ricerca della tua prima occupazione in stage o tirocinio, magari post titolo di studi, che sia laurea o diploma, evidenzia i tuoi studi e le tue skill specifiche relative a quanto hai appreso (es. I programmi che sai usare, gli hobby che hai che possono aiutare in altri ambiti…)
  • Se invece sei alla ricerca di un nuovo lavoro perchè quello attuale non ti soddisfa appieno o perchè sei stato licenziato o ti sei dimesso, non mentire sulle date, ricordati che i recruiter sono autorizzati a chiamare la precedente azienda per referenze, quindi, a meno che non si tratti di lavori saltuari, che hai svolto magari mentre studiavi e che puoi tranquillamente omettere dal CV in questo caso, ricordati sempre di essere preciso, non sempre i periodi di inattività sono visti in modo negativo, soprattutto se hai utilizzato quel tempo per una tua crescita personale, che sia seguire un corso specifico o aver viaggiato per accrescere il tuo bagaglio culturale.

Cosa fare se dobbiamo inserire esperienze lavorative da cui siamo stati licenziati?

Se stai cercando un nuovo lavoro perchè nel precedente sei stato licenziato, è importante non mentire nel CV o in sede di colloquio, nel caso abbiano già fatto un controllo con la tua azienda precedente, se dovessi dire una cosa diversa, potrebbe essere visto come mancanza di onestà. Questa caratteristica è molto valorizzata dai recruiter, che apprezzeranno questo sforzo di onestà, sapendo di poter contare su di te in un eventuale futuro nella loro azienda. Importanti da chiarire, sono anche i motivi di licenziamento, che possono essere i più svariati, dalla tua incompatibilità con i superiori o con la causa sposata dall’azienda, alla mancanza di stimoli e conseguente demotivazione al proseguimento del lavoro. Spiega bene le tue motivazioni in sede di colloquio e vedrai che la tua onestà verrà apprezzata: ricordati che è una delle qualità più difficili da trovare nel mondo del lavoro e per questo è una tra le più ricercate; qualche volta è anche più importante delle competenze tecniche specifiche, che possono essere acquisite in sede di lavoro, l’onestà è una caratteristica che difficilmente si impara.

Evidenzia le tue competenze, le tue esperienze e ci sono delle referenze

Sia nel CV che in sede di colloquio, ricordati di evidenziare le tue competenze specifiche, i programmi che sai utilizzare, le lingue che parli, i corsi di aggiornamento del tuo settore che hai seguito e soprattutto le tue esperienze precedenti. Sono molto importanti anche i tuoi interessi e i tuoi hobby, che mettono in luce il tuo approccio verso le sfide e le situazioni in cui potresti trovarti, così come sono importanti le tue soft skill, ricordati sempre che se hai come hobby viaggiare o scrivere, hai già implicitamente detto al recruiter che sei curioso e con la voglia di imparare da ciò che non conosci, e che sei allo stesso tempo analitico e creativo.

Molto importante anche la menzione di eventuali lettere di referenza ricevute in seguito alla fine di un’esperienza professionale dai tuoi precedenti lavori di lavoro. Queste aiuteranno sicuramente a rendere il tuo profilo più credibile e a dare prova delle tue skills esposte nel CV.

Preparati per ogni eventuale domanda scomoda sulle tue esperienze pregresse nel colloquio conoscitivo

In sede di colloquio, il recruiter potrà farti delle domande che potresti ritenere scomode, per provare a conoscere meglio la tua situazione, soprattutto se nella tua esperienza precedente sei stato licenziato o se c’è un lungo periodo di inattività nel tuo CV. Ricordati sempre di mantenere la calma e di rispondere con educazione a tutte le domande, preparati a fornire risposte precise e cerca sempre di girare in positivo una situazione che potrebbe essere vista in modo negativo.

In conclusione, il nostro consiglio se stai cercando un nuovo lavoro o una prima occupazione, è quello di non mentire mai, è meglio essere onesti e premiati per la propria onestà, che mentire ed essere poi individuati come persone di cui non ci si può fidare: le bugie infatti, vengono sempre a galla!

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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