Meloni da Trump: a Mar-a-Lago in scena il Fascismo rockfelleriano

Meloni da Trump: a Mar-a-Lago in scena il Fascismo rockfelleriano

Visita a sorpresa della Premier italiana Giorgia Meloni nella residenza privata di Donald Trump Ma-a-Lago, in Florida. Villa già passata agli onori delle cronache per una fuga dei documenti da parte del Tycoon prima di lasciare la Casa Bianca. Giorgia Meloni è stata accompagnata dall’ambasciatrice italiana a Washington, Mariangela Zappia.

Oltre a Donald Trump e a Giorgia Meloni, Il Messaggero riferisce che le foto e i video ritraggono altre personalità di spicco, come il futuro segretario di Stato Marco Rubio e il futuro segretario al Tesoro Scott Bessent. Oltre a Harry Sisson, un influencer dem, che ha diffuso qualche scatto sul proprio profilo Social. La visita è iniziata alle 19.30 e si è conclusa alle 23 circa. Rubio ha parlato della Meloni come “grande alleata“.

Trump ha ribadito la sua grande stima per Giorgia Meloni, affermando che “ha preso d’assalto l’Europa“, riferendosi proprio alla maggioranza solida che il governo italiano ha rispetto ad altri paesi europei. Anche quelle Germania e Francia che per anni hanno guidato e imposto i propri diktat all’Ue e che oggi versano in una profonda crisi istituzionale, con ripetuti cambi di esecutivi in carica.

In effetti, Giorgia Meloni vorrebbe porsi come nuova Angela Merkel contemporanea, camminando sulle macerie degli altri paesi, lasciati da una guerra, quella in Ucraina, che sta dissestando l’economia del vecchio continente.

Tuttavia, sia lei che Donald Trump sono nelle mani dell’uomo più ricco del mondo, Elon Musk. Tutti uniti in un Fascismo 3.0 definibile rockfelleriano. Se la sinistra globalista vede in gente come Bill Gates o George Soros i propri mentori ideologici e finanziari, la destra internazionale vede in un personaggio come il Patron di Tesla, X e Space X il nuovo mentore.

Come vedremo in questi anni, Donald Trump spingerà per auto elettriche e criptovalute, cosa che nel 2016 non avrebbe fatto. Anche per la presenza di Peter Thiel. Ma cosa si sono detti Trump e Meloni?

Cosa si sono detti Trump e Meloni?

Ma a parte i reciproci complimenti di rito, cosa si sono detti Donald Trump e Giorgia Meloni? Poco o nulla è trapelato sul loro dialogo. Uno punto che sembra essere certo sono le pressioni della Premier italiana sul caso Cecilia Sala.

Dopo le prime smentite, è ormai ufficiale il fatto che la giornalista free lance italiana sia stata arrestata in Iran per ottenere in cambio Mohammad Abedini Najafabadi, arrestato a sua volta a Milano. Per la strategia internazionale di “scambio dei prigionieri” già praticata negli ultimi anni dalla fu Persia con altri paesi come Francia, Svezia e Australia.

La Meloni, da quanto fa trapelare il NYT ha fatto pressioni a Trump affinché ammorbidisca le pretese di estradizione del prigioniero iraniano. La liberazione della Sala sarebbe per lei una medaglia da apporsi sul petto.

Il sentore è che la cosa andrà in porto, grazie all’intermediazione di Elon Musk.

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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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