Già perché alcune di queste specie sono anche velenose. L’immigrazione di specie marine aliene è dovuta soprattutto al surriscaldamento delle temperature anche dei mari italiani, che fa sì che questi animali trovino confortevole anche il nostro habitat.
Ultimo caso è quello della medusa “caravella portoghese”, originaria delle zone tropicali, e velenosissima. Ecco perché è pericolosa.
Caravella portoghese cos’è
Come riporta Il Giornale, la scoperta frutto della ricerca portata avanti dall’Istituto di Scienze Marine del Cnr di Lesina, ha dimostrato come negli ultimi dieci anni questi animali gelatinosi siano aumentati di dieci volte per numero.
Sono affascinanti, il loro corpo a volte trasparente a volte dai colori fluorescenti, nuota in perfetta sintonia con i flussi marini. Ma a creare quell’alone di mistero intorno a loro, è anche l’acclarata pericolosità di alcuni tipi.
Per quanto fastidiosa e urticante sia la loro puntura, nella maggior parte dei casi è innocua. A far paura sono le meduse che vengono da lontano e possono essere letali. Ce n’è una in particolare. La caravella portoghese originaria delle zone tropicali è velenosissima. La sua presenza nel Mediterraneo crea allarme. Pare sia arrivata attraverso il canale di Suez ed è stata avvistata al largo della Sicilia, della Sardegna e recentemente anche nelle acque antistanti Villa San Giovanni in provincia di Reggio Calabria.
Wikipedia ci ricorda che la caravella portoghese (Physalia physalis Linnaeus, 1758) è un celenterato marino, unica specie del genere Physalia e della famiglia Physaliidae. Per il suo aspetto viene spesso scambiata per una medusa, ma è in realtà un sifonoforo. Non si tratta cioè di un singolo organismo pluricellulare, ma dell’aggregazione di quattro diversi individui specializzati chiamati zooidi, collegati e fisiologicamente integrati tra loro al punto da essere reciprocamente dipendenti per la sopravvivenza. È dotata di tentacoli capaci di punture molto dolorose e pericolose per l’uomo.
Caravella portoghese regioni a rischio
Quali sono le regioni a rischio Caravella portoghese? Principalmente la Sicilia, la Sardegna e la Calabria, dove è già stata avvistata. Ma non si escludono, per posizione geografica e clima simile, anche Campania, Puglia e Lazio.
CNR di Lesina cos’è
La U.O.S. Lesina (Lesina, FG, Puglia) dell’Istituto di Scienze Marine (ISMAR) sviluppa da anni attività di ricerca sullo studio delle relazioni fra i processi fisici, chimici, biologici delle lagune e delle aree marino costiere. I gruppi di ricerca conducono progetti interdisciplinari nazionali ed internazionali finalizzati allo studio del funzionamento degli ecosistemi per lo sfruttamento razionale e sostenibile delle risorse. In collaborazione con Istituzioni di eccellenza, viene studiato inoltre l’effetto dei contaminanti sulla salute dell’ambiente e si esplora l’utilizzo di sostanze attive di tipo estrattivo per la salute ed il benessere dell’uomo.
I gruppi di ricerca operano a favore di una strategia di sviluppo socio-economico, in coerenza con le strategie comunitarie, attraverso la promozione di azioni di formazione, di diffusione della cultura scientifica e di animazione territoriale, e non ultimo attraverso un forte legame con le imprese del territorio (oltre che con spin-off di ricerca e start-up) che nell’UOS trovano stimoli e supporto per lo sviluppo di innovazione tecnologica e per l’aggiornamento del loro personale. Recentemente i ricercatori dell’UOS di Lesina dell’ISMAR-CNR sono coinvolti in campagne misura condotte nell’ambito di progetti di ricerca nazionali ed internazionali nelle lagune del mediterraneo e nel basso e medio Adriatico.
Tali campagne oceanografiche hanno carattere interdisciplinare e sono finalizzate all’acquisizione di informazioni ambientali “sul campo” utili allo studio degli ecosistemi.
Bandiere blu attendibili?
Le Bandiere blu sono attendibili? Anche quest’anno sono state assegnate le bandiere blu a diverse coste italiane, premiando la limpidezza delle acque, i servizi che vengono offerti, ecc. Ma sono davvero attendibili? Ne ho parlato qui.