Medico esenta da vaccino 25 pazienti a rischio: ora è indagata

Introduzione

Medici scrupolosi, identificati come No Vax, anti-professionali, contro la Scienza. E scatta l’indagine della Procura.

E’ la storia di un medico della provincia di Perugia, che ha rilasciato esenzioni da vaccino Covid-19 ad alcuni suoi pazienti con tanto di scheda anamnestica, esami diagnostici e referti specialistici. Ritenuti a rischio.

L’epilogo era nell’aria. A novembre la professionista perugina aveva ricevuto una visita dei Nas in ambulatorio per prelevare – senza mandato – le cartelle cliniche di alcuni pazienti. Il procedimento aperto a suo carico è per “falso ideologico“.

Ecco come si difende il medico.

La storia del medico che ha esentato da vaccino pazienti

Ad intervistarla è La Nuova Bussola Quotidiana, a cui il medico ha così giustificato la sua scelta:

L’unico motivo che mi ha spinto a esentare questi miei pazienti è stato un sacrosanto principio di prudenza a cui ogni medico in scienza e coscienza avrebbe il diritto e il dovere di ispirarsi

Poi difende la sua scelta

Di sicuro non si tratta di “esenzioni facili” men che meno di mercato delle esenzioni: in scienza e coscienza confermerei ancor oggi quelle esenzioni

Racconta poi delle patologie di cui soffrono i pazienti esentati dal vaccino contro il Covid-19

Pazienti con storia di epilessia, con linfomi, con storie neoplastiche gravi, pazienti con crisi ipertensive e altre patologie che possono essere fattori di rischio acclarati per una vaccinazione. Addirittura, in certi casi ho con me i certificati degli specialisti di salute pubblica che sconsigliano la vaccinazione. Si tratta di pazienti affetti da patologie immunitarie o cardiache, pazienti con asma cronica grave o con choc anafilattici pregressi

Il medico non ci sta poi a passare per No Vax:

Si tratta di un appellativo che rifiuto sdegnata: sono vaccinata, ho fatto vaccinare la mia famiglia, ho vaccinato i miei pazienti, ma non posso tacere che di fronte a fattori di rischio particolari, una vaccinazione come questa potrebbe essere controproducente

Infine, rivolge un pensiero ai suoi colleghi che non si comportano come lei:

il delitto potrebbero averlo commesso tutti quei colleghi che hanno omesso di certificare per tanti loro pazienti una esenzione pensando che il vaccino dovesse essere un farmaco adatto a tutti indistintamente, indipendentemente dalla personale storia clinica. In questi mesi abbiamo assistito ad un fatto che non ha precedenti nella storia della medicina: la somministrazione dello stesso farmaco a tutti, come se andasse bene alla popolazione da 0 a 100 anni senza alcuna distinzione. E questo – lo ribadisco in scienza e coscienza – è un messaggio anti-scientifico

Lo sbagliato meccanismo rischi/benefici

Il problema mai affrontato di questo ormai quasi anno di vaccinazione di massa è che il rapporto rischi/benefici è stato considerato spesso erroneamente in senso collettivista. Invece va considerato sempre personale come riferito al solo paziente che si deve decidere se esentare o vaccinare, ai suoi fattori di rischio, alle interazioni di causa possibili e alle sue condizioni di salute.

Pochissimi, ad oggi, sono i medici di base che si oppongono al vaccino con coscienza. Forse per non finire indagati o radiati.

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