Introduzione
Medici scrupolosi, identificati come No Vax, anti-professionali, contro la Scienza. E scatta l’indagine della Procura.
E’ la storia di un medico della provincia di Perugia, che ha rilasciato esenzioni da vaccino Covid-19 ad alcuni suoi pazienti con tanto di scheda anamnestica, esami diagnostici e referti specialistici. Ritenuti a rischio.
L’epilogo era nell’aria. A novembre la professionista perugina aveva ricevuto una visita dei Nas in ambulatorio per prelevare – senza mandato – le cartelle cliniche di alcuni pazienti. Il procedimento aperto a suo carico è per “falso ideologico“.
Ecco come si difende il medico.
La storia del medico che ha esentato da vaccino pazienti
Ad intervistarla è La Nuova Bussola Quotidiana, a cui il medico ha così giustificato la sua scelta:
L’unico motivo che mi ha spinto a esentare questi miei pazienti è stato un sacrosanto principio di prudenza a cui ogni medico in scienza e coscienza avrebbe il diritto e il dovere di ispirarsi
Poi difende la sua scelta
Di sicuro non si tratta di “esenzioni facili” men che meno di mercato delle esenzioni: in scienza e coscienza confermerei ancor oggi quelle esenzioni
Racconta poi delle patologie di cui soffrono i pazienti esentati dal vaccino contro il Covid-19
Pazienti con storia di epilessia, con linfomi, con storie neoplastiche gravi, pazienti con crisi ipertensive e altre patologie che possono essere fattori di rischio acclarati per una vaccinazione. Addirittura, in certi casi ho con me i certificati degli specialisti di salute pubblica che sconsigliano la vaccinazione. Si tratta di pazienti affetti da patologie immunitarie o cardiache, pazienti con asma cronica grave o con choc anafilattici pregressi
Il medico non ci sta poi a passare per No Vax:
Si tratta di un appellativo che rifiuto sdegnata: sono vaccinata, ho fatto vaccinare la mia famiglia, ho vaccinato i miei pazienti, ma non posso tacere che di fronte a fattori di rischio particolari, una vaccinazione come questa potrebbe essere controproducente
Infine, rivolge un pensiero ai suoi colleghi che non si comportano come lei:
il delitto potrebbero averlo commesso tutti quei colleghi che hanno omesso di certificare per tanti loro pazienti una esenzione pensando che il vaccino dovesse essere un farmaco adatto a tutti indistintamente, indipendentemente dalla personale storia clinica. In questi mesi abbiamo assistito ad un fatto che non ha precedenti nella storia della medicina: la somministrazione dello stesso farmaco a tutti, come se andasse bene alla popolazione da 0 a 100 anni senza alcuna distinzione. E questo – lo ribadisco in scienza e coscienza – è un messaggio anti-scientifico
Lo sbagliato meccanismo rischi/benefici
Il problema mai affrontato di questo ormai quasi anno di vaccinazione di massa è che il rapporto rischi/benefici è stato considerato spesso erroneamente in senso collettivista. Invece va considerato sempre personale come riferito al solo paziente che si deve decidere se esentare o vaccinare, ai suoi fattori di rischio, alle interazioni di causa possibili e alle sue condizioni di salute.
Pochissimi, ad oggi, sono i medici di base che si oppongono al vaccino con coscienza. Forse per non finire indagati o radiati.
Bene, che abbia la giusta punizione per la sua criminosa condotta.