Introduzione
Massimo Troisi è stata l’ultima grande maschera napoletana. Dopo la morte di Eduardo De Filippo, fu lui a colmare un grande vuoto nel teatro e nel cinema partenopeo. Raffigurando però un napoletano diverso: non il solito “Triccheballacche” tutta pizza e mandolini, ma introverso, timido, riflessivo.
Con Enzo Decaro e Lello Arena mise in piedi il trio La smorfia, regalandoci tante esilaranti gag. Poi Troisi si staccò per prendere il volo, dall’alto della sua bravura e maestria. Regalandoci diversi film, tra il comico e il malinconico. Fino all’ultimo, Il postino, una vera magia avente come sfondo Procida (tra l’altro, capitale della cultura italiana 2022).
Un libro di Lello Arena, però, fa emergere un aneddoto spiazzante. Che non ci si aspetta alla luce dell’affiatamento mostrato in teatro e al cinema.
Troisi e Lello Arena non si parlarono più per 7 anni
Come riporta Tiscali, per Rizzoli è uscito il libro di Lello Arena dal titolo “C’era una volta“, con un sottotitolo eloquente: “la fiaba un po’ storta di un incontro incredibile“.
Tantissimi gli aneddoti, di cui uno inaspettato, che pose fine all’amicizia tra i due.
Galeotta, in senso opposto rispetto a quello famoso dantesco, fu la pellicola “Le vie del signore sono finite“: Lello Arena stava preparando con dedizione il personaggio di Orlando, amico sulla sedia a rotelle di Camillo, interpretato da Massimo Troisi. Che però, rispetto ad Orlando, finge di essere paralitico per attirare l’attenzione della gente.
Troisi decise di dare il ruolo a Massimo Bonetti e proponeva ad Arena un personaggio secondario. Ad un certo punto, qualcuno intorno a Troisi, che Lello Arena chiama “questo gruppo di eccellenti professionisti, questo fior fiore di geni del cinema italiano“, lo mette in guardia sul fatto che la sua assenza nel film potrebbe creare seri problemi.
E così, Massimo Troisi ritiene che Lello Arena faccia parte di questo gruppo di pressione. Tentò di chiamarlo tre volte, lasciandogli anche dei messaggi. Ma nulla. Fu rottura totale, in barba ai tanti anni di amicizia e di lavoro.
Nei 7 anni che divisero questo strappo dalla prematura morte di Troisi, i due non si parlarono più.
Inoltre, sempre nel libro emerge come Troisi non si degnò mai di conoscere la figlia di Lello Arena.
Ora con Decaro, Arena sta preparando una mostra permanente a lui dedicata al Pan. E sta pensando anche di organizzare una piece teatrale con lui in cui entrambi sono anziani che ricordano il passato.
Conclusioni
In effetti, è un aneddoto che non ti aspetti. Il Mondo del cinema è spietato e ne è sicuramente ricco. E’ una vergogna che personaggi come Totò, i De Filippo e lo stesso Troisi non abbiano ancora un Museo che li commemori.