La colonizzazione di Marte è sempre più vicina

La colonizzazione di Marte è sempre più vicina

Uno studio propone l’utilizzo di nanoparticelle di polvere per innalzare la temperatura sul pianeta e renderlo ospitale alla vita batterica

Marte: così vicino, eppure così lontano. Nonostante gli essere umani vi abbiano inviato sonde, rover e altri mezzi robotici già a partire dagli anni 60 del secolo scorso, la possibilità di far atterrare sulla sua superficie arida e desolata una persona in carne e ossa sembra ancora piuttosto lontana.

Perlomeno c’è da dire che anche l’idea di terraformare il pianeta rosso, cioè rendere la sua atmosfera e il suo ambiente più simili a quelli terrestri, risale a varie decadi fa, se non fosse che tutte le proposte in merito sono state scartate in quanto giudicate troppo costose e/o futuristiche dal punto di vista tecnologico.

Coi recenti progetti di costruire avamposti umani sulla Luna, però, si è ricominciato a parlare seriamente della terraformazione di Marte, con uno dei piani più popolari che consisterebbe nello scatenare un effetto serra per scaldarne la superficie; purtroppo ciò richiederebbe un enorme quantitativo di gas serra, difficili e costosi da trasportare o estrarre in situ.

Ecco quindi che ha suscitato un certo interesse un nuovo metodo proposto in un recente studio da un gruppo di ingegneri e geofisici americani: terraformare Marte con le nanoparticelle, sfruttando risorse già presenti sul pianeta.

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Pubblicato da Girolamo Castaldo

I miei interessi principali sono scacchi, sci, anime, manga, videogiochi, musica e (astro)fisica. Storie Semplici: http://storiesemplici.substack.com

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