Non solo. La Boschi è stata candidata in ben cinque collegi, da Nord a Sud. Così da garantirle un posto al sole in Parlamento. E magari pure in un prossimo governo. Che sicuramente sarà di larghe intese e inciucista, alla luce della farraginosa legge elettorale. Ecco dove il Pd candida la Boschi.
I collegi dove la Boschi sarà candidata
Come riporta Il Giornale, la bella Maria Elena oltre a correre nel collegio uninominale della Camera a Bolzano, è capolista nel collegio di Cremona-Mantova (Lombardia 4-02), nel collegio Guidonia-Velletri (Lazio 3), nel collegio di Marsala-Bagheria (Sicilia 2-01); in quello di Messina-Enna (Sicilia 2-03) e in quello di Ragusa – Siracusa.
Nord, Centro e Sud. E guarda caso, tranne nella sua Toscana. Dove forse la gente potrebbe punirla per la questione Etruria.
Boschi candidata a Bolzano: Südtiroler Volkspartei insorge
Già a Bolzano infatti i partiti locali sono insorti. “È un errore capitale”, ha sbottato con l’Ansa l’ex segretario della Svp Siegfried Brugge.
La Südtiroler Volkspartei è tutt’altro che soddisfatta alla presenza della Boschi.
“La Boschi è molto contestata nel proprio partito e sotto forte pressione per il caso Banca Etruria – ha spiegato all’Ansa la Brugger – comprendo che Renzi non voglia candidare la sua fidata in Toscana ma in un collegio ‘sicuro’, come quello dell’Alto Adige, che invece la Svp si presti a questo gioco è imperdonabile”.
Per l’ex parlamentare la Svp non dovrebbe “risolvere i delicati problemi interni” del segretario piddì. Anche per il deputato pentastellato, Riccardo Fraccaro, la mossa di Renzi dimostra che “il Pd è in pieno psicodramma”.
Boschi candidata in più collegi: come Renzi difende scelta
In conferenza stampa ieri sera al Nazareno Renzi ha annunciato che la Boschi sarà candidata “in diversi collegi e territori dove ha potuto lavorare nell’attività di governo. Anche a Taormina dove ha lavorato all’organizzazione del G7. Mentre a proposito dell’accordo con Svp, il Pd ha scelto figure di governo che hanno combattuto su alcuni temi, Bressa e Boschi, che hanno lavorato sui temi dell’autonomia”.