Margaret Thatcher finiva il suo mandato 30 anni fa: la Lady di ferro che partorì il Mondo di oggi

Oggi si parla tanto della scarsa presenza delle donne nella leadership politica. Tanto più in un Paese come l’Italia, dove perfino Giorgia Meloni finisce per fare specie.

Tuttavia, la Gran Bretagna anche in questo ha fatto scuola. E non mi riferisco alla quasi secolare Regina Elisabetta II. Alla quale i Social dedicano continui meme, tra omaggio e scherno. Bensì, a Margaret Thatcher, detta la Lady di ferro. Per il suo modo duro di affrontare le questioni, senza compromessi, quando fu Primo Ministro dal 1979 al 1990.

In questi giorni, infatti, è ricorso il trentennale dalla fine del suo terzo ed ultimo mandato. Interrotto anticipatamente, dopo che Michael Heseltine aveva lanciato una sfida alla sua leadership del Partito conservatore. Che di fatto poi perse il potere, passato per diversi anni ai Laburisti (e tornato solo da alcuni anni, soprattutto per demeriti di questi ultimi).

La Thatcher ha di fatto anticipato nel corso di tutti gli anni ’80, il Mondo che stiamo vivendo. Finendo per scontrarsi non solo con la stessa Regina britannica, ma anche con il Papa e la stessa Unione europea.

Ecco una breve biografia di Margaret [sta_anchor id=”thatcher”]Thatcher[/sta_anchor].

Margaret Thatcher biografia

margaret thatcher

Come riporta Wikipedia, all’anagrafe Margaret Hilda Thatcher, nacque a Grantham, il 13 ottobre 1925. In una famiglia, i Roberts, di solidi principi religiosi e di fede protestante metodista. Suo padre era droghiere e impegnato nell’attività politica e religiosa locale. Il cognome Thatcher lo ha ereditato da suo marito.

Si laureò prima in chimica e poi in Giurisprudenza, lavorando di fatto prima come ricercatrice chimica e poi come avvocato.

Nel 1959 fu eletta al Parlamento in rappresentanza del sobborgo londinese di Finchley. Nel 1970 arrivò il primo incarico governativo: il Primo ministro conservatore Edward Heath la nominò Segretario di Stato per l’istruzione e la scienza. Nel 1975 divenne leader del Partito conservatore sconfiggendo proprio Heath nelle primarie di partito.

Divenne così prima donna leader dell’opposizione e prima donna a guidare un grande partito politico nel Regno Unito. Per poi venire eletta, quattro anni, dopo Primo Ministro britannico donna. Mantenne entrambi gli incarichi fino al 1990 per le ragioni prima dette.

Lasciò definitivamente il ruolo di parlamentare nel 1992, venendo però insignita del titolo di Baronessa, con diritto a sedere nella Camera dei lord (una sorta di nostra senatrice a vita).

Anni dopo iniziò a combattere l’Alzheimer e le sue apparizioni pubbliche divennero sempre più rare. Fino alla morte, avvenuta l’8 aprile 2013 a Londra. Aveva 87 anni.

Una delle sue frasi più celebri fu:

Essere potenti è come essere una signora. Se hai bisogno di dimostrarlo vuol dire che non lo sei

Margaret Thatcher cosa fece da Ministro

margaret thatcher foto

Il lungo mandato della Lady di Ferro, durato ben 11 anni, fu senza dubbio contrassegnato da un modus operandi deciso. Il meno possibile propenso ai compromessi.

Anche a livello economico, gli fu addirittura attribuita una corrente economica tutta sua: il thatcherismo, dato che fuse il conservatorismo con il liberismo. Mentre gli anni ottanta britannici sono passati alla storia come Era thatcheriana.

Tra le cose più importanti che fece da Primo Ministro britannico si ricorda:

  • la deregulation stile Reagan in America (i due non a caso avevano ottimi rapporti), definita Reaganomics. Che portò alla liberalizzazione del settore finanziario, ad un mercato del lavoro più flessibile, la privatizzazione delle aziende statali e la riduzione dell’influenza dei sindacati. Praticamente, anticipò di fatto quanto accaduto nel resto d’Europa dagli anni ’90
  • Politica estera aggressiva, come la Guerra delle isole Falkland nel 1982 contro l’Argentina o la linea dura contro i ribelli irlandesi che portò alla morte di decine di loro nelle carceri per lo sciopero della fame
  • Introdusse la poll tax, una tassa fissa comunale ampiamente impopolare
  • Fu sempre scettica rispetto alla nascita dell’Unione europea, all’epoca allo stato embrionale. Un atteggiamento da “un piede dentro ed uno fuori” che la Gran Bretagna ha perseguito anche successivamente fino alla Brexit. Non ascrivile comunque ad una eredità thatcheriana, dato che ella volle comunque restare nella CEE. A differenza dei laburisti che nel 1975 indissero un referendum per uscirne

Perché Thatcher veniva chiamata Lady di ferro

lady di ferro

Come detto, questo nomignolo deriva dal suo modo di fare fermo sulle proprie posizioni. Proverbiale fu lo scontro con i sindacati (Trade Unions), soprattutto quelli dei minatori. Che di fatto sancirono un forte ridimensionamento nel ruolo intermediario degli stessi. Nonché contro gli irlandesi.

Margaret Thatcher non ebbe un buon rapporto neppure con la famiglia reale. Tanto che Elisabetta II una volta si lasciò scappare un sarcastico “la detesto cordialmente“. Mentre la Regina Madre definì la Thatcher come “la figlia del droghiere“. Alludendo alle sue umili origini. Tuttavia, Elisabetta II partecipò ai suoi funerali, cosa che non faceva dai tempi di Wiston Churchill.

Pure con Papa Giovanni Paolo II le cose non andarono benissimo. Anche perché, come detto, la Lady di Ferro era figlia di un attivista protestante. Addirittura, gli vietò di parlare in Parlamento. Così come arrivò con lui allo scontro riguardo lo sciopero della fame ad oltranza che i ribelli irlandesi stavano inoltrando per protesta contro il carcere duro riservatogli.

Film su Margaret Thatcher

Un film che ho visto di recente su di lei e che suggerisco, è The iron lady. Del 2011, diretto da Phyllida Lloyd, con la straordinaria Meryl Streep nei panni della Thatcher.

Il film mostra il lato umano della Premier britannica, partendo dagli ultimi anni della sua vita e ripercorrendo, con i classici flash back, la sua vita e carriera politica.

Ecco il trailer:

Riguardo un giudizio complessivo sul personaggio, diciamo che aveva ereditato una Gran Bretagna in recessione e con alti tassi di disoccupazione. Ma alla fine dei suoi mandati l’ha resa una superpotenza economica. Seppe anche emergere tra lo scetticismo maschilista che la circondava. Tenendo testa pure alla stessa Regina che la denigrava, alla Ue e al Papa.

Il tutto, purtroppo, a colpi di riforme impopolari e scelte anche disumane. E io, da amatore dell’Irlanda, non posso perdonargli cosa ha inflitto ai prigionieri irlandesi.

In fondo, però, dal punto di vista delle riforme socio-economiche, non ha fatto altro che anticipare quanto fatto dal resto dei paesi europei dagli anni ’90. Compreso il nostro.

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